Sciopero e manifestazione nazionale a Roma per le lavoratrici e i lavoratori dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). A motivare la protesta, indetta dai sindacati per venerdì 4 marzo, l’esclusione del personale di questi due enti dall’armonizzazione delle indennità di amministrazione.

“Un’esclusione gravissima e inaudita”, commentano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi, per effetto della quale “un dipendente delle due agenzie strumentali del ministero del Lavoro non riceverà gli aumenti previsti dalla bozza di dpcm (che vanno da 1.500 a 2.500 euro lordi annui)”.

I sindacati, dunque, ritengono “di dover attuare una serie di azioni di lotta, con il preciso obiettivo di riparare allo scempio commesso e reintegrare immediatamente il personale di Inl e Anpal nell’armonizzazione”.

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi, inoltre, protestano anche perché gli obiettivi della lotta al lavoro sommerso del Pnrr “risultano al momento privi di finanziamento” nel decreto del ministero dell’Economia del 6 agosto scorso.

“Le lavoratrici e i lavoratori di Inl e Anpal - scrivono - sono stufi della logica del costo zero e non si accontenteranno di promesse o impegni. Ritenendo di essere stati ingiustamente esclusi, pretendono di ricevere importi a partire da quanto previsto per i colleghi del ministero di riferimento e chiedono massima attenzione sui temi del lavoro”.

Da qui il calendario delle iniziative di lotta che prevede assemblee quotidiane in programma la prossima settimana, con presìdi e coinvolgimento della cittadinanza, per arrivare allo sciopero e alla manifestazione nazionale di venerdì 4 marzo, che “dovrà portare alla chiusura di tutte le sedi dell’Ispettorato e dell’Agenzia”.