Muro contro muro nella vertenza per scongiurare i 280 esuberi dichiarati dalla Network Contacts. La lettera dell’azienda di customer management ai 224 dipendenti della sede di Molfetta (Bari) e ai 56 di Concorezzo (Monza e Brianza), spedita venerdì 11 agosto, ha segnato l’avvio della procedura di licenziamento. Da subito la richiesta dei sindacati è stata quella di garantire la continuità lavorativa attraverso la riassunzione da parte delle nuove società che si affideranno alla Network Contacts.

Nei mesi precedenti era stata respinta la proposta di trasferimento coatto di alcuni dipendenti nelle sedi di Taranto e Palermo, indicata nel piano aziendale. L’opposizione sindacale aveva portato a riaprire il dialogo per verificare la fattibilità di altre soluzioni. Nei mesi successivi, però, gli incontri tenutisi presso la prefettura di Bari, anche alla presenza dei sindaci del territorio, non hanno sortito effetti.

La posizione dell’azienda

Nella lettera di licenziamento Network Contacts ha parlato di scelte obbligate, necessarie a recuperare la produttività persa. Le cause sarebbero lo sviluppo dei sistemi tecnologici e dell’intelligenza artificiale che diminuiscono quei volumi di traffico che, in precedenza, venivano commissionati in outsourcing. Ad aggravare la situazione, poi, ci sarebbero anche gli effetti combinati di pandemia, crisi energetica e inflazione.

Nella comunicazione ai dipendenti, la società attribuisce però anche all’impossibilità di trovare un accordo con i sindacati le ragioni della procedura di licenziamento. L’accusa è quella di un approccio eccessivamente ideologico, che ha impedito di trovare una soluzione condivisa durante gli incontri dei mesi precedenti.

Le richieste del sindacato

“Nell'incontro di fine agosto abbiamo proposto di ricorrere ad ammortizzatori sociali, smart working e a tutti gli strumenti non traumatici che utilizziamo normalmente nelle crisi aziendali per ridurre i costi. Network Contacts, però, chiede di farlo attraverso ritocchi al Ccnl” denuncia la dirigente nazionale Slc Cgil Natascia Treossi: “Venerdì 22 settembre si terrà un incontro per evitare il trasferimento di 28 lavoratori di Concorezzo a Palermo e Molfetta, in cui chiederemo di usare questi strumenti”.

Dopo di che entrerà in gioco il ministero del Lavoro. “Speriamo che nei 30 giorni a disposizione, con la mediazione e il supporto delle istituzioni, si riesca a trovare un accordo per evitare il peggio” spiega la dirigente Slc: “Nel frattempo c’è una discussione in corso su nuove mobilitazioni, ma aspettiamo risposte dai tavoli ministeriali”.

“La peculiarità di Network Contacts è quella di avere diverse commesse all’attivo”, spiega Antonio Sasso, Rsu Slc Cgil a Molfetta: “Basterebbe una settimana di formazione per ricollocare i lavoratori in esubero, che hanno già lunga esperienza nell’azienda”. Sasso, inoltre, conferma “la forte contrarietà a una nuova deroga del ccnl dopo quella firmata nel 2019. Un passo in questa direzione significherebbe un ulteriore danno per i lavoratori”.