Esasperazione: è sicuramente questa la parola più adatta a descrivere lo stato d'animo di lavoratrici e lavoratori del consorzio Manital, attivo nel campo degli appalti multiservizi, per committenze anche pubbliche molto importanti (ministeri, società partecipate dallo Stato, ospedali, Università, Consip, Consob). Da tre mesi, infatti, i lavoratori, 10mila in tutta Italia, non percepiscono gli stipendi, paghe, peraltro, già al limite della sostenibilità, mediamente di 650/700 euro al mese.

Oggi, martedì 30 luglio, è in programma al Mise l'ennesimo incontro sulla vertenza, che fa seguito a quello di venerdì scorso, 26 luglio. Come venerdì, anche oggi i lavoratori accompagneranno l'incontro con un presidio di protesta sotto al ministero. "Ci aspettiamo che stavolta Manital, che sarà presente con tutte le società consorziate, la smetta di far finta di niente e dia risposte ai lavoratori che devono poter avere una prospettiva chiara e soprattutto il rispetto del pagamento dei loro stipendi", ha dichiarato Cinzia Bernardini, segretaria della Filcams Cgil nazionale.  

Nell'incontro di venerdì, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti, ribadendo le ragioni della protesta ai funzionari ministeriali, hanno presentato (per l’ennesima volta) l’analisi della situazione economica di Manital che, a parere dei sindacati, "è oramai in crisi conclamata e difficilmente reversibile". "È stata sottolineata la necessità di un confronto con tutti i soggetti coinvolti - si legge in una nota delle sigle sindacali - per fare definitiva chiarezza sullo stato dell’impresa e trovare soluzioni strutturali, senza escluderne alcuna, che devono garantire i pagamenti degli stipendi e delle competenze dovute alle scadenze previste". 

I sindacati hanno inoltre chiesto che il Mise e il ministero del Lavoro prendano in carico la vertenza Manital "adoperandosi fattivamente per dare risposte positive ai 10mila lavoratrici e lavoratori oramai esasperati". "Nella convinzione che la conquista di un tavolo istituzionale, frutto delle iniziative di lotta messe in campo dai lavoratori e dai sindacati in questi mesi, debba necessariamente fornire  risposte immediate e positive alle giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei  lavoratori, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti ritengono sia necessario continuare ad agire con tutti gli strumenti e azioni per sostenere la vertenza  dei dipendenti di Manital e società consorziate", conclude la nota unitaria dei sindacati.