“Un incontro ricco di contributi e segnalazioni di criticità presenti attualmente in fabbrica. È stata l’occasione per avviare un precorso di costruzione di una ‘rete’ tra i lavoratori, che per noi è il punto più avanzato per costruire insieme cultura e pratica per la sicurezza nei luoghi di lavoro”. A dirlo in una nota unitaria sono Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic, Ugl e Usb di Terni dopo il confronto che si è svolto oggi (6 agosto) nella sala del consiglio di fabbrica della Ast tra le segreterie provinciali dei metalmeccanici, i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza e le aziende in appalto.

L’obiettivo è costruire una rete di relazioni diffusa tra i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza al fine di migliorare le condizioni all’interno del sito e garantire al massimo condizioni di lavoro sicuro, come previsto nel recente protocollo rinnovato in Prefettura di Terni. “Per noi – affermano i sindacati – è questo il metodo più efficace e proficuo per dare seguito alle tante parole con i fatti, al contrario di chi pensa di fare sicurezza attuando politiche repressive e punitive verso i lavoratori. È  evidente che per quanto ci riguarda il ragionamento andrebbe inquadrato in una discussione più ampia che affronti il tema della regolamentazione sul sistema degli appalti e che definisca in modo trasparente regole, durata e applicazione dei contratti”.

“Tutti i lavoratori, soprattutto in questo periodo di stress lavorativo dovuto anche alle condizioni climatiche e ai ritmi sempre più frenetici richiesti dall’azienda – conclude la nota – meritano maggiore rispetto e ascolto in virtù alle criticità da loro stessi evidenziate. Auspicando che l’imminente fermata per manutenzioni estive si svolga in modo corretto evitando rischi e infortuni, riteniamo urgente incontrarsi subito alla ripresa delle attività produttive per arginare ed evitare ulteriori atteggiamenti non condivisibili da parte di Ast”.