Il 4 luglio scorso Gigia Bucci è stata eletta segretaria generale della Cgil Puglia. Prima donna a ricoprire questo ruolo, succede a Pino Gesmundo che il 19 maggio è entrato nella segreteria confederale della Cgil nazionale. "Le priorità - ci ha detto la neo segretaria regionale - sono tante. Se devo provare a tracciarle, parto dalla centralità dei singoli territori nei quali si consumano i problemi reali delle persone e nascono le istanze a cui il sindacato deve dare risposta. Il primo tema sotto la lente di ingrandimento è il welfare che arretra. Ma è fondamentale anche il tema della produzione industriale, che si collega alla transizione ambientale. Penso a Taranto, ma anche a Bari, Brindisi, città e distretti dove dobbiamo costruire un modello di sviluppo compatibile con ambiente e occupazione. L'altra questione urgente - interna alla vita della nostra organizzazione - è quella generazionale: dobbiamo accogliere, intercettare quanti più giovani possibili se vogliamo progettare i prossimi dieci, venti anni della Cgil". 

"La Puglia - ha detto a Collettiva Gigia Bucci - è una regione importante. Nel Mezzogiorno soffriamo da tempo per i temi legati allo sfruttamento del lavoro. Resta vivo il ricordo di Paola Clemente e continuano a essere segnalate dalla cronaca quotidiana situazioni di sfruttamento di cui sono vittime i più fragili, i giovani, le donne, i migranti. Questo territorio paga un prezzo altissimo rispetto alle pochissime opportunità di lavoro, nonostante le grandi potenzialità. E davanti a noi c'è il disegno di autonomia differenziata che amplierebbe il divario con le regioni del Nord e penalizzerebbe ulteriormente il Sud e la Puglia, perpetrando quella che è una vera e propria tara nel Mezzogiorno, terra di grandi intelligenze costrette a emigrare".

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