“Siamo qui per il potere, per fare rumore, per contare. Dalle costituenti alla sfida digitale”. È il titolo scelto per l’Assemblea delle delegate della Fisac Cgil: una tre giorni in programma ad Aci Castello, in provincia di Catania, dal 29 al 31 gennaio. "A distanza di quattro anni dalla passata assemblea – si legge in un comunicato –, si rinnova un appuntamento che rappresenta una vera e propria assemblea congressuale delle sindacaliste della Fisac Cgil, che porterà all’elezione di un nuovo coordinamento e un nuovo esecutivo. Un momento unico nel panorama sindacale: la Fisac è, infatti, l’unica categoria degli attivi della Cgil ad avere un coordinamento donne nazionale, previsto nello statuto”. Circa 200 delegate si riuniranno per questa tre giorni che si chiuderà il 31 gennaio con i contributi di Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil, e Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil Nazionale.

Quattro gli anni trascorsi dall’ultima assemblea delle donne della Fisac, “quattro anni decisamente non banali, dalla pandemia alle tensioni geopolitiche, dalla crisi economica agli stravolgimenti dettati dai progressi tecnologici, fino ad arrivare al cambio di governo”. “Abbiamo scelto questo titolo - spiega Agnese Palma dell’esecutivo donne della Fisac Cgil - perché ci riconosciamo nella Resistenza, nella lotta di quelle donne, a partire dalle madri costituenti, intrapresa non solo contro il fascismo ma per affermare i loro diritti, i nostri diritti, per un Italia in marcia lungo il sentiero della parità di genere”.

Un insegnamento, quello delle donne costituenti, celebrate anche nella nuova edizione dell’ormai celebre calendario curato dal coordinamento donne della Fisac Cgil. “Ricordiamo ciò che le costituenti hanno dato al nostro paese - afferma Palma -, in linea peraltro con la scelta strategica assunta dalla Cgil a difesa della Costituzione nel processo di mobilitazione intrapreso con La Via Maestra”. Una tre giorni che parte quindi da qui per guardare al futuro e, nello specifico, alla sfida dettata dall’intelligenza artificiale: “Perché siamo consapevoli - prosegue Palma - che senza un grande impegno corriamo il rischio che si ripropongano e si accentuino vecchi stereotipi e diseguaglianze di genere”.

Ma le sfide sono tante e saranno tutte al centro dell’assemblea di Catania, che si dipanerà tra interventi delle delegate e momenti di studio e riflessione: “Diversi sono i temi che attraversano il movimento delle donne - aggiunge Palma -, dal contrasto alla violenza e alle molestie, a partire dai luoghi di lavoro, al recupero del gap salariale e di carriera. Per affrontare questi temi abbiamo uno strumento: la contrattazione. Negli ultimi anni ci siamo molto impegnate su questo fronte, nella costruzione delle piattaforme, attraverso i protocolli per arrivare alla firma dei contratti. Dobbiamo utilizzare lo strumento della contrattazione per favorire un riequilibrio”.

I risultati stanno arrivando, per stare solo ai due contratti maggiori della categoria, spiega ancora Palma: “Dal rinnovo del contratto Ania per arrivare all’ultimo, il contratto Abi, sia nelle piattaforme per poi arrivare alla delineazione dei contratti, il contributo delle donne della Fisac Cgil è stato importante. Un esempio per tutti: il riconoscimento del pagamento al 100% dell’indennità per la gravidanza a rischio”. Da qui ripartono le donne della Fisac, da qui per il potere, per fare rumore, per contare, tutte a Catania dal 29 al 31 gennaio.