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A Piacenza si accende lo scontro tra Filctem Cgil e Iren dopo che l’azienda, nelle scorse ore, ha paventato riduzioni o sospensioni di acqua, luce e gas durante lo sciopero del 12 dicembre. Una dichiarazione definita dal sindacato come un allarme privo di fondamento, utile solo a creare tensione e a delegittimare una mobilitazione pienamente legittima. Il nodo è semplice: i servizi essenziali, per legge, vengono sempre garantiti e nessuno, né oggi né in passato, li mette a rischio. La dinamica che ha portato allo scontro appare dunque più politica che tecnica, e per questo il sindacato parla apertamente di falsità diffuse ad arte.
Servizi garantiti: cosa dice davvero la legge
Nelle norme che regolano gli scioperi nei servizi pubblici essenziali non ci sono margini di equivoco. La legge 146 del 1990, insieme alle modifiche introdotte nel 2000 e alle successive delibere applicative, stabilisce procedure, limiti e garanzie precise. Anche in caso di sciopero, il servizio deve essere assicurato con modalità definite in anticipo, spesso attraverso squadre di reperibilità. È ciò che avverrà anche il 12 dicembre. Per questo la Filctem Cgil contesta la narrazione aziendale sui presunti disservizi, ricordando che la continuità di acqua, luce e gas verrà garantita. E chiede a Iren di non usare mezze verità per insinuare timori infondati tra i cittadini.
Le vere criticità: mezzi insufficienti e organici al limite
Per il sindacato, i disservizi citati dall’azienda non hanno nulla a che vedere con la protesta dei lavoratori. Le difficoltà, spiegano, si presentano ormai da tempo durante l’attività ordinaria e affondano in scelte gestionali che hanno progressivamente indebolito i reparti tecnici. Il parco mezzi è spesso fermo in manutenzione, senza riserve disponibili, un limite che rallenta interventi e riparazioni. A questo si aggiunge una carenza strutturale di organico: mancano sostituzioni, il ricambio generazionale è quasi assente e intere fette di competenze rischiano di andare perdute, proprio in settori dove la professionalità è tutto.
Tagli ai budget, formazione ridotta e lavori rinviati
La situazione interna, denunciano i delegati della Filctem Cgil Piacenza, è resa ancora più complicata da continui tagli ai budget. Le risorse per la formazione specialistica sono state ridotte e anche gli approvvigionamenti dei materiali tecnici spesso subiscono rallentamenti o riprogrammazioni. È un insieme di scelte che incide sulla qualità dei servizi molto più di una singola giornata di sciopero. Per questo il sindacato ribalta la prospettiva: non è la protesta dei lavoratori a generare disagi, ma politiche aziendali che si trascinano tutto l’anno e che mettono a rischio la capacità di intervento quotidiana.
Il diritto di sciopero e le responsabilità in campo
In conclusione, la Filctem Cgil difende il diritto di sciopero come strumento essenziale dei lavoratori e respinge ogni tentativo di far ricadere su di loro responsabilità che non hanno. Chiede trasparenza, correttezza e un confronto vero sui problemi che affliggono Iren, dai mezzi insufficienti agli organici ridotti. Un invito rivolto tanto al management quanto all’opinione pubblica, perché la qualità dei servizi essenziali non si difende diffondendo allarmi, ma affrontando le criticità che li mettono davvero a rischio.






















