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Siglato il nuovo contratto integrativo aziendale tra Filctem Cgil Bologna e LPM Group, azienda bolognese che progetta e produce sistemi di sicurezza industriale. L’accordo arriva a sette anni dal precedente e segna una svolta significativa, non solo per il contenuto ma anche per il contesto in cui nasce: gli stabilimenti ristrutturati dell’ex Fiac, ora sede operativa di LPM Group a Pontecchio Marconi.
Il rilancio dopo una lunga fase di transizione
L’ultimo integrativo risaliva al 2018. Da allora LPM Group ha affrontato un profondo processo di riorganizzazione interna: cambi societari, investimenti in nuove tecnologie e soprattutto il trasferimento nella sede dell’ex Fiac, completamente ristrutturata. Una fase delicata, che oggi sfocia in un’intesa definita da entrambe le parti come un “nuovo patto” fondato su collaborazione e centralità delle persone.
Approvazione unanime e contenuti innovativi
L’accordo è stato approvato all’unanimità dalle lavoratrici e dai lavoratori. Riorganizza la contrattazione precedente e introduce nuove misure su tutele, salario e condizioni di lavoro. Tra queste la riduzione dei tempi per maturare la quinta settimana di ferie anche per gli operai e i permessi retribuiti per visite mediche senza limite annuo massimo.
Pause, rimborsi e diritti estesi
Diventano esigibili due pause retribuite di 10 minuti ciascuna per turno. Sale da 450 a 700 euro il rimborso minimo per i tirocinanti. Il congedo di paternità viene esteso anche a uno dei genitori nelle coppie omogenitoriali. Viene inoltre istituita una Commissione per il contrasto al divario di genere e per la tutela della Carriera Alias, uno strumento che permette a studenti e studentesse di utilizzare un nome diverso da quello anagrafico (un "alias") all'interno del contesto lavorativo o scolastico, nel rispetto della loro identità di genere.
Premio di risultato e redistribuzione del welfare
Il nuovo integrativo introduce un Premio di Risultato con tre indicatori e una quota massima fino a 1.000 euro. Previsto anche un incontro annuale per valutare l’eventuale redistribuzione economica attraverso strumenti di welfare aziendale.
“Una sfida accolta da tutti”
“Abbiamo scelto di accettare la sfida derivante dal contesto e di investire sulle persone”, ha dichiarato Vincenzo Mauriello della Filctem Cgil Bologna. “Lavoreremo con spirito di collaborazione per rendere più efficienti i processi produttivi, consolidare il patrimonio contrattuale e rilanciare la redistribuzione della ricchezza a favore delle lavoratrici e dei lavoratori.”