È morto folgorato da una scarica elettrica. La vittima è un operaio di 55 anni, Enrico Trecca, originario di Carapelle (Foggia). L'incidente è avvenuto lunedì 13 maggio nell'azienda Salice Calcestruzzi, specializzata nella produzione di calcestruzzi per lavori di edilizia e opere pubbliche, sita alla periferia di Foggia, lungo la provinciale 105. Stando alla prima ricostruzione dei Carabinieri, l'uomo, alla guida di un autoarticolato, mentre stava sollevando il cassone del mezzo per caricare del materiale avrebbe urtato i cavi dell'alta tensione: la scarica di energia elettrica lo ha ucciso sul colpo, sbalzandolo per diversi metri lontano dal camion. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno potuto solo constatare il decesso, e i Carabinieri della compagnia di Foggia.

"Siamo costretti a registrare ancora un morto sul lavoro, dopo l'operaio che ha perso la vita sabato 11 maggio sulla Statale 89. In attesa che le autorità competenti accertino la dinamica dei fatti, non si può restare silenti di fronte a questo tragico bollettino di guerra che purtroppo colpisce tutto il Paese", scrivono i segretari generali provinciali di Feneal Uil (Juri Galasso), Filca Cisl (Urbano Falcone) e Fillea Cgil (Giovanni Tarantella): "Non c'è più tempo da perdere, bisogna smetterla con il pensare che tutto questo accada per tragica fatalità. Vanno accertate le responsabilità e soprattutto vanno intensificate le azioni preventive. In primis tutte le misure di sicurezza che le normative prevedono, allo stesso tempo occorre investire sulla formazione dei lavoratori. II proliferare di lavoro precario e subappalti non aiuta in tal senso a definire percorsi di conoscenza delle materie connesse alla sicurezza per chiunque operi all'interno di un sito. Così come non è stato un segnale incoraggiante quel del governo di tagliare le imposte sulla sicurezza alle imprese, ci saremmo aspettato, a fronte di questa continua strage, un intensificare gli investimenti per la sicurezza dei posti di lavoro".