“Gli arresti di questi giorni e le indagini aperte sul giro di malaffare attorno agli appalti di importanti opere pubbliche confermano l’esistenza in Sicilia dei pericolosi virus della corruzione e delle infiltrazioni mafiose. Per questo bisogna impedire ai teorizzatori del fare presto e con meno regole, di aprire alle deroghe selvagge al codice degli appalti”. L’allarme è stato lanciato dal segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Mario Ridulfo a proposito delle inchieste sull’appalto dell'ampliamento del tribunale di Caltanissetta, dei lavori sulla Ss 640 e di quelli sulla autostrada Palermo-Messina A/20 con le relative misure cautelari emesse dalla magistratura.

“Faccendieri,corrotti, corruttori e mafiosi – sottolinea Ridulfo- rappresentano un serio problema, un virus che in Sicilia impedisce che il corretto sviluppo dei progetti e dei cantieri diventino opere finite e strumenti di sviluppo per la nostra comunità. Nonostante questo quadro negativo che conosciamo da tempo- aggiunge- per fortuna c'è l'azione degli inquirenti e della magistratura. In questa fase di necessario rilancio del settore delle costruzioni, anche per effetto delle risorse economiche vecchie e nuove che devono essere impegnate- conclude Ridulfo- va impedito che il malaffare si insinui rallentando se non fermando i processi di sviluppo della nostra terra”.