Niente rinnovo contrattuale per gli operatori di Polizia: solo sei euro lordi a testa come automatismo. “Le promesse non mantenute dal governo del cambia-niente", commentano Cgil, Silp Cgil e Fp Cgil, organizzando per oggi (mercoledì 17 aprile) presìdi davanti alle Prefetture di Ttutta Italia. A Roma il sit-in è convocato per le ore 10.30 nei pressi di piazza Venezia (via Quattro Novembre 119/a), altre manifestazioni si tengono a Milano (alle ore 11 in corso Monforte 31a), Firenze (ore 10.30 in via Cavour 1), Lecce (ore 10 in via XXV Luglio), Frosinone (ore 8.30 in piazza della Libertà), Napoli (ore 10 in piazza Plebiscito), Livorno, Caltanissetta, BariGorizia, Reggio CalabriaMantova.

“Il contratto di lavoro, per quel che attiene alla parte economica, è scaduto da ormai quattro mesi”, spiegano i sindacati: “La coda contrattuale e la parte normativa relative al vecchio accordo non interessano evidentemente al governo che, ancora, non ci convoca”. Cgil, Silp e Fp denunciano “l'inerzia e il paradosso inaccettabili che mortificano le lavoratrici e i lavoratori della Polizia di Stato e della Polizia penitenziaria, che ad aprile dovranno accontentarsi degli spiccioli relativi alla vacanza contrattuale. Non ci stiamo a essere prigionieri di un uso propagandistico della sicurezza per fini elettorali. Il lavoro prezioso che viene svolto quotidianamente a tutela dei cittadini e delle istituzioni merita di essere valorizzato nelle condizioni di vita, di lavoro e nel riconoscimento economico. Solo il rinnovo del contratto può restituire agli operatori di Polizia piena dignità”.

La protesta dell’intero comparto sicurezza si sovrappone, se così si può dire, allo stato di agitazione della Polizia penitenziaria già in vigore. “La popolazione detenuta aumenta costantemente, mentre le dotazioni organiche della Polizia penitenziaria restano gravemente carenti. Chiediamo alla politica e all’amministrazione interventi urgenti, a partire da un piano di assunzioni subito”, spiega la Fp Cgil. Il sindacato rileva che “le assunzioni previste non bastano neanche a coprire il turn over e la forte carenza di personale di cui soffre il Corpo, poco più di 36 mila unità presenti su una dotazione che prima dei tagli della legge Madia ne prevedeva 45 mila, rischiando di compromettere la sicurezza degli istituti e la possibilità di reinserimento sociale dei detenuti”.

Le foto del presidio romano
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La Fp Cgil, assieme agli altri sindacati del comparto, sottolinea anche “l’annosa questione delle aggressioni; la revisione del decreto ministeriale del 2 ottobre 2017 (e provvedimenti conseguenti) relativo alla dotazione organica del Corpo, la cui urgenza è strettamente connessa all’assegnazione del prossimo corso allievi agenti; la chiarificazione in merito alla gratuità delle caserme, rispetto alle quali è stato ripristinato il contributo economico a carico del fruitore nonostante la chiara previsione normativa di senso contrario”.

Il ministero dell'Interno convoca i sindacati

I sottosegretari di Stato al ministero dell'Interno, Carlo Sibilia e Nicola Molteni, hanno convocato le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro, per un incontro che si terrà martedì 30 aprile. A darne notizia sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. "Apprendiamo con favore - affermano - che i due sottosegretari al Ministero dell'Interno abbiano fissato questo incontro, a seguito della incessante azione delle nostre organizzazioni sindacali, finalizzata alla risoluzione delle numerose tematiche che vedono gli ufficiali e gli agenti delle polizie locali di tutta Italia in attesa di risposte da troppi anni. Siamo fiduciosi che l'incontro sia proficuo e che permetta di mettere a punto azioni concrete".

Ultimo aggiornamento 15.10