Si svolgerà nel pomeriggio di oggi, lunedì 14 gennaio, il vertice tra la Hammond Power Solutions di Marnate (Varese), società attiva nella produzione di trasformatori ad alta tensione, e i sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl. Sul tavolo la decisione della multinazionale canadese, annunciata il 18 dicembre scorso, di chiudere l’impianto entro il prossimo marzo, procedendo al conseguente licenziamento dei 40 dipendenti proprio sotto le feste natalizie. 

La decisione, motivata dalla proprietà con un cambio di strategia aziendale (la fuoriuscita dal mercato italiano e, in prospettiva, da quello europeo) e comunicata direttamente dall’amministratore delegato della società Bill Hammond, è fortemente avversata dai sindacati. “L’incontro è un primo passo che attendevamo da tempo”, spiegano Rino Pezone (Fiom Cgil) e Ilaria Campagner (Fim Cisl): “Finalmente potremo avere maggiori informazioni rispetto al silenzio che è calato sulla vicenda da parte dell'azienda. Il nostro impegno e quello di salvaguardare l'occupazione dei lavoratori”.

Rino Pezone e Ilaria Campagner sottolineano che dalla ripresa delle attività dopo la pausa natalizia “si lavora a ritmi ridotti. Fin tanto che non si comprenderanno le strategie aziendali, a parte la chiusura del ramo d'azienda europea, annunciata prima alla Borsa canadese e poi ai dipendenti qui in Italia”. In conclusione, i responsabili territoriali di Fiom e Fim ricordano che “tutto è accaduto in modo veloce e inatteso. Dopo le assunzioni il giorno precedente, gli auguri e la volontà di modificare il contratto di lavoro in modo migliorativo, è arrivata la doccia gelata. Ma non si cancella un'impresa tirando una riga, come se fosse una mera voce di un elenco. Qui ci sono persone con famiglie, ma c'è anche la storia di un'azienda presente sul territorio da 40 anni”.