“I voucher sono già previsti per i lavoratori agricoli e sono anche ben normati da anni, con opportunità e giusti vincoli concordati con altri governi per garantire sia le imprese sia i lavoratori”.  Giovanni Mininni torna a parlare della liberalizzazione dei "buoni lavoro", annunciata dal governo, durante la presentazione del VI Rapporto agromafie e caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto al Centro Frentani di Roma.

“Oggi i voucher si vogliono estendere anche a chi è iscritto agli elenchi anagrafici", spiega il segretario generale Flai Cgil: "Questo significa una destrutturazione del mondo del lavoro in agricoltura. E siccome i redditi agricoli sono molto bassi, vuol dire anche che dal primo gennaio sarà permesso che il contratto non sia più applicato”.

Per Mininni il provvedimento è di una “gravità enorme. Dobbiamo impedire questa controriforma che è una destrutturazione del mondo del lavoro in agricoltura”. La liberalizzazione dei voucher avviene in una delle fasi più problematiche e incerte dal secondo dopoguerra, le cui principali patologie sono ben fotografate nel Rapporto biennale della Flai Cgil. 

Leggi anche

Italia

Contro il caporalato, per il lavoro regolare

Il VI Rapporto Agromafie e caporalato di Flai Cgil e Osservatorio Rizzotto. In Italia 230 mila irregolari, s’impone lo sfruttamento gestito dai colletti bianchi
Contro il caporalato, per il lavoro regolare
Contro il caporalato, per il lavoro regolare