“Quanto accaduto stamattina (venerdì 5 dicembre) davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Genova, il forte clima di tensione al presidio sindacale, non può essere in alcun modo strumentalizzato né tanto meno irresponsabilmente associato al terrorismo”. A dirlo sono il segretario generale Cgil Maurizio Landini e il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma.

I due leader sindacali, nel loro commento, si riferiscono alla nota della Uilm Uil che ha denunciato che “questa mattina, davanti allo stabilimento Ilva, il segretario generale della Uilm Luigi Pinasco, il segretario organizzativo Claudio Cabras e tre delegati sono stati aggrediti a calci e pugni da individui con la felpa della Fiom, per poi essere braccati per almeno un chilometro”.

La Fiom e la Cgil, proseguono Landini e De Palma, si sono “sempre battute contro il terrorismo e per affermare la democrazia, anche a costo della perdita della vita come accaduto proprio all’ex Ilva di Genova al nostro delegato Guido Rossa”.

I segretari generali di Cgil e Fiom restano dunque “impegnati a ripristinare un clima di confronto costruttivo e di rispetto delle differenze per dare una positiva soluzione alla vertenza ex Ilva, in sintonia con le legittime aspettative di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori rese manifeste dallo sciopero generale dei metalmeccanici tenutosi ieri a Genova”.

Landini e De Palma così concludono: “Proprio per questo continuiamo a chiedere al governo la convocazione a Palazzo Chigi per dare continuità produttiva a tutti i siti con gli investimenti necessari a rendere credibile il processo di decarbonizzazione e la salvaguardia dell’occupazione”.