“La decisione di Arcelor Mittal è chiara a tutti: quando si investono risorse per pareri legali anziché per la sicurezza dei lavoratori - degli impianti e dell’ambiente - lo spazio per soluzioni politiche è di fatto cancellato”. A dirlo è il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma: “Abbiamo chiesto alle lavoratrici e ai lavoratori di garantire l’interesse generale del Paese manifestando e scioperando per difendere la produzione e il lavoro. Sono troppi gli eventi che inchiodano alle proprie responsabilità la proprietà, da ultimo l’incidente a Genova, ma nei giorni scorsi anche a Taranto e a Novi Ligure, sono a rischio salute, salari e un equilibrio già compromesso sul piano sociale, anche nell’indotto”.

La mancanza di investimenti nella manutenzione degli impianti, continua il leader sindacale, è un problema “che riguarda tutti gli stabilimenti del gruppo nel mondo, pertanto i rappresentanti di IndustriALL Global Union si stanno mobilitando per la sicurezza, i diritti e la dignità di tutti i lavoratori della multinazionale, chiedendo ai governi di vincolare i finanziamenti pubblici al raggiungimento di questi obiettivi che Arcelor Mittal regolarmente disattende”.

La Fiom Cgil chiede “alla presidente del Consiglio di coordinare i ministeri interessati per dare una risposta definitiva all’incontro previsto il 20 dicembre a Palazzo Chigi, condividendo la salita in maggioranza dello Stato e l’immediata messa in sicurezza delle persone”.

Michele De Palma così conclude: “Il 20 dicembre è una giornata decisiva. Saremo a Palazzo Chigi, non lasceremo l’incontro fino a quando non avremo una risposta chiara: l’assunzione di responsabilità da parte del governo attraverso la salita in maggioranza. Non è ora tempo di speculazioni di alcun tipo. Abbiamo letto di prese di posizione delle forze politiche e industriali, ora bisogna compiere un passo che serva a garantire gli obiettivi occupazionali, di salute e sicurezza e industriali alla base degli accordi già firmati”.