“Nell’incontro di oggi (mercoledì 24 gennaio), in videoconferenza, con il ministero delle Imprese per discutere in merito ai lavoratori dell'indotto ex Ilva, abbiamo ribadito la gravità della situazione”. A dirlo è Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia Fiom Cgil, aggiungendo che “l’ex Ilva non può assolutamente fermarsi”.

Scarpa rileva che “l’attuale dirigenza di Acciaierie d’Italia ha costruito le condizioni per cui le lavoratrici e i lavoratori, diretti ma soprattutto dell’indotto, non hanno più alcuna certezza sul loro futuro occupazionale, né sul pagamento degli stipendi”.

Il dirigente Fiom così conclude: “Oltre agli ammortizzatori sociali devono essere garantiti la continuità produttiva e occupazionale, la salute e la sicurezza degli impianti e l’ambiente. Siamo impegnati affinché ci possa essere per l’ex Ilva e per la siderurgia in Italia un futuro nuovo e un cambiamento radicale dell’attuale situazione”.