Fuori in 70 su 78, praticamente una chiusura. È una vera e propria mazzata quella ricevuta martedì, con una lettera, dai lavoratori dell'agenzia di viaggi online eDreams con sede a Milano. L'azienda motiva questa drastica riduzione di personale con ragioni di mercato, in forte rallentamento e con “un'ormai strutturale diminuzione delle commissioni riconosciute dalle compagnie aeree”.

Viste queste difficoltà eDreams avrebbe deciso di esternalizzare l'attività di assistenza ai clienti, proprio quella svolta dai 78 dipendenti della sede milanese. “Si tratta in stragrande maggioranza di donne tra 30 e 40 anni — afferma dalle colonne del Corriere delle Sera Danilo D'Agostino della Filcams Cgil — e anche per questo sarà inevitabile il coinvolgimento di Comune e Regione per attenuare il più possibile l'impatto sociale di questa decisione aziendale”.

L'aspetto più inquietante della vicenda (che per certi versi ricorda quanto sta avvenendo in Mercatone Uno) è che in tutti i precedenti incontri non era mai stato fatto alcun cenno all'ipotesi di dichiarazione di esuberi. “La lettera di martedì è stata il classico fulmine a ciel sereno – spiega ancora D'Agostino - che colpisce lavoratori invisibili, dal momento che i loro servizi saranno svolti altrove da qualcun altro”. Questa nuova vertenza va tra l'altro a sovrapporsi a quella con la catena di negozi Grancasa, che ha aperto l'ennesimo fronte di crisi occupazionale nel Milanese (158 esuberi). Domani, 1 giugno, i lavoratori di Grancasa saranno in sciopero.