PHOTO
Un operaio di 42 anni è morto ieri in provincia di Savona mentre era impegnato in un intervento di edilizia acrobatica su un tetto. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe precipitato nel vuoto durante i lavori di ristrutturazione di uno stabile. Le cause dell’incidente restano ancora da chiarire.
“Un’altra vita spezzata dal lavoro, questa volta si tratta di un operaio impegnato in un’attività di edilizia acrobatica per la ristrutturazione di uno stabile. Un tipo di lavorazione sempre più presente nel settore edile, che richiede una formazione specifica ed un’accurata valutazione del rischio, con i giusti sistemi di accesso e posizionamento su funi”, ha dichiarato Paola Senesi, segretaria nazionale della Fillea Cgil.
Senesi ha espresso cordoglio alla famiglia della vittima e ribadito la richiesta di un rafforzamento delle misure di prevenzione: “Oltre ad esprimere cordoglio alla famiglia della vittima, riscontriamo con rabbia che un altro lavoratore non rientra a casa. La Fillea Cgil, in attesa che vengano chiarite le dinamiche dell’incidente, continua a chiedere maggiori controlli sui cantieri edili, un riordino delle funzioni ispettive e l’istituzione di una Procura nazionale affinché la tutela dei lavoratori non risponda a mere logiche di profitto”.
La dirigente sindacale ha poi sottolineato la necessità di un cambio di passo politico: “La politica del ‘non disturbare’ chi produce, conduce soltanto ad una deregolamentazione latente che le aziende si sentono autorizzate a praticare, generando un aumento degli infortuni sul lavoro. C’è la necessità di una norma per la qualificazione delle imprese edili ed un reale investimento nelle politiche della sicurezza sul lavoro, non solo interventi spot ed annunci da parte del governo: il tema della prevenzione e della sicurezza deve essere una priorità, vista la strage a cui stiamo assistendo ogni giorno”.