“Manca la volontà politica di intervenire con urgenza e determinazione aprendo un confronto serio con le organizzazioni sindacali”. È netto il giudizio del segretario nazionale della Fillea Cgil, Antonio Di Franco, a pochi giorni dall’ennesima tragedia – questa volta a Firenze – che ha sconvolto il mondo del lavoro.

Cosa altro c’è che non funziona?

Abbiamo una carenza di organi ispettivi da primato negativo in Europa. Carenza che determina un sistema di controlli insufficiente e del tutto inefficace. Basti pensare che gli ispettori controllano in media un’azienda una volta ogni 14 anni. E mentre l’Europa raccomanda ai Paesi membri di avere un ispettore ogni diecimila lavoratori, noi ne abbiamo uno ogni 40 mila. E in questo scenario si è calata la riforma del codice dei contratti voluta da Salvini, che ha introdotto la “ follia” del cosiddetto subappalto a cascata. E va sottolineato che non è un problema che riguarda solo l’edilizia, ma una piaga che attanaglia tutti i settori produttivi di questo Paese.

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Nello strazio emerge che forse alcuni degli operai avevano documenti non regolari, permessi di soggiorno non a posto, si parla di impiego di manodopera irregolare in lavori in subappalto. Qual è il legame tra subappalto e sicurezza nei cantieri?

Ormai è provato che più lunga è la catena degli appalti più si risparmia sulla sicurezza e sul salario dei lavoratori: solo chi non è stato mai in un cantiere può affermare il contrario. L’ultimo subappaltatore del subappaltatore dell’appaltatore principale che ha contrattualizzato l’opera già con un forte ribasso per produrre un minimo di profitto non potrà che tagliare sulla sicurezza, sui controlli e sul salario dei lavoratori, fino al vero e proprio sfruttamento. Se poi questi sono migranti, grazie alla Bossi-Fini è ancora peggio.

E perché spesso si evita di applicare il contratto dell'edilizia?

Il contratto dell’edilizia costa di più, ha paghe complessive più alte degli altri settori ed è più rigido nelle regole e nei controlli: formazione obbligatoria pre-ingresso in cantiere, Ducr (il Documento unico di regolarità contributiva, ndr), Durc per congruità, Rlst, enti per la formazione e sicurezza. Basti pensare che con l’ultimo Ccnl si è stabilito che l’aggiornamento della formazione dei lavoratori previsto dall’accordo Stato-Regioni deve essere fatto con cadenza triennale piuttosto che quinquennale.

I lavoratori edili si preparano a uno sciopero per la sicurezza, Calderone ha anticipato interventi normativi. Sembrano lacrime di coccodrillo. Cosa non è stato fatto finora e cosa chiedete di concreto al governo?

Fino ad ora questo governo non ha fatto praticamente nulla. Servono cose concrete e noi chiediamo di procedere immediatamente a estendere le tutele e la normativa degli appalti pubblici a tutti quelli privati, compresa l’introduzione della verifica della congruità a tutti i settori; istituire la Procura nazionale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro: servono competenze specialistiche e tempi di reazione celeri per evitare altre morti; rafforzare gli organismi di controllo procedendo ad assumere ispettori tecnici sia nelle Asl che presso gli Ispettorati territoriali del lavoro; infine, procedere all’attuazione di quanto previsto dalla legge 81/08 in materia di qualificazione delle imprese, la cosiddetta “patente a punti”.

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