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La società Futura è stata condannata per comportamento antisindacale. La sentenza del Tribunale di Bologna è di giovedì 13 novembre, e riguarda le trattative relative all’appalto di lavoratori e lavoratrici che preparano e consegnano le spese ordinate sulla piattaforma online Easy Coop di Coop Alleanza 3.0 presso il magazzino di Castel Maggiore (Bologna).
Il decreto accoglie il ricorso presentato da Filt e Filcams Cgil territoriali, che lamentavano la violazione da parte della società dei canoni di correttezza e buona fede durante le trattative per l’applicazione del ccnl Trasporto merci e logistica.
“Il Tribunale – spiegano le due organizzazioni – ha ritenuto gravemente illegittima e antisindacale la condotta di Futura, la quale aveva sottoscritto in maggio un accordo in deroga al ccnl con la Uiltrasporti Emilia-Romagna”. Nonostante l’accordo fosse già concluso, la società aveva proseguito per due mesi le trattative con Filt e Filcams, omettendo qualsiasi riferimento all’intesa già raggiunta.
Il giudice ha riconosciuto in tale comportamento un “uso distorto della libertà negoziale”, che ha compromesso oggettivamente il ruolo e leso l’immagine e la credibilità delle organizzazioni sindacali, condannando Futura a risarcire il danno a Filt e Filcams bolognesi per un importo di 15 mila euro e ad affiggere il provvedimento del Tribunale nelle bacheche aziendali.
“Anche le società committenti Coop Alleanza 3.0 e le associazioni Datoriali come Legacoop – prosegue la nota sindacale – scelsero di non prendere una posizione chiara su questa storia, manifestando, nonostante le proteste, un disinteresse sulle condizioni contrattuali di quei lavoratori e di quelle lavoratrici che lavorano indirettamente per loro. In particolare, in giugno lavoratori e lavoratrici scioperarono per diversi giorni insieme a Filt e Filcams per non permettere di applicare l’accordo sindacale sottoscritto tra Futura e Uiltrasporti, che deroga agli stipendi minimi previsti dal contratto collettivo nazionale di settore”.
La società Futura “decise comunque di andare avanti con l’applicazione dell’accordo Uiltrasporti, penalizzando di fatto i lavoratori”. Filt e Filcams Cgil sono state costrette pertanto a tutelare i lavoratori tramite una causa giudiziale, assistiti dagli avvocati Stefania Mangione e Sara Passante dello Studio legale associato Piccinini e soci, per interrompere il comportamento antisindacale dell’azienda.
Filt e Filcams così concludono: “Sebbene soddisfatte dal risultato raggiunto, rivendichiamo la piena applicazione del ccnl del trasporto merci e valuteremo azioni legali e sindacali per retribuire nella maniera giusta questi lavoratori che hanno atteso fin troppo per essere trattati al pari degli altri”.






















