Nell’estate più rovente da quando l’uomo ha inventato il termometro, i colpi di sòle sono sempre in agguato. Nel refrigerato Palazzo della politica ogni ministro sgomita per la sua personalissima prova costume. La più esuberante è senza dubbio Santanché che non paga i tfr ai suoi ex dipendenti ma quando c’è da investire in conflitti d’interesse non bada a spese. Le concessioni balneari piovono copiose sul bagnasciuga del Twiga. Il più insofferente di tutti è invece Salvini. La mancanza di mojito lo ha relegato nel più assoluto anonimato. Così per marcare il territorio, dopo l’edile del Ponte e il vigile anti monopattino, eccolo in versione pacifista fiscale. Al baldanzoso Sangiuliano spettano infine i preziosi consigli per tenere botta all’asfissiante canicola: bere molta acqua, mangiare tanta frutta, non uscire nelle ore più calde e intrattenersi con dei libri rigeneranti. Senza leggerli, naturalmente.