I numeri non mentono, facendo giustizia di tanta propaganda. In aprile, ha registrato l’Istat nel suo ultimo bollettino statistico (pubblicato il 3 giugno), l’occupazione è risultata ferma rispetto a marzo. Una “stabilità” data dell’aumento dei dipendenti a termine (+0,8%) e degli autonomi (+1,0%), associata alla diminuzione dei dipendenti permanenti (-0,5%). In sintesi: cresce il lavoro precario, arretra quello stabile. Ma anche quello stabile non se la passa bene. Il recente Rapporto annuale dell’Istat ha rilevato che tra il 2019 e il 2024 le retribuzioni contrattuali hanno perso il 10,5% del loro potere d'acquisto, a causa della forte crescita dei prezzi. Anche le retribuzioni lorde di fatto per dipendente, che tengono conto degli accordi aziendali e individuali, hanno subito una perdita, seppur più contenuta, pari al 4,4%. Dunque, pur lavorando ci si impoverisce.

Continuando a parlare di “lavoro povero”, uno studio dell’Ufficio economia della Cgil nazionale evidenzia che nel 2023 ben 6,2 milioni di dipendenti del settore privato (35,7% del totale) hanno percepito un salario inferiore ai 15 mila euro lordi annui, quindi neanche mille euro netti al mese. Nel complesso, i lavoratori che guadagnano meno di 25 mila euro lordi annui sono 10,9 milioni (62,7%).

Concludiamo il cahier de doléances con gli ultimi dati sull’industria metalmeccanica. Nel primo trimestre 2025 le ore di cassa integrazione sono state 101,9 milioni, contro i 67,3 dello stesso periodo 2024, con un incremento del 51,4%. La 174esima analisi congiunturale di Federmeccanica dice anche che aumentano tutte le tipologie di cig: la straordinaria segna +64,6%, quella ordinaria +41,8%.

Automotive

Mercoledì 7 maggio Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic, Ugl e Quadri (ma non la Fiom Cgil) hanno siglato con Stellantis un piano di 500 uscite volontarie incentivate per lo stabilimento di Melfi (Potenza). Il piano, valido fino al 31 dicembre, prevede un numero di mensilità da 12 a 33 e incentivi economici da 20 a 30 mila euro secondo l’età anagrafica dei lavoratori. Gli addetti che matureranno i requisiti pensionistici entro due anni, durante il periodo di Naspi riceveranno un importo pari al 90% della retribuzione lorda. Fiom: “Si sta configurando un piano di dismissione dall’Italia. Per tali ragioni non abbiamo firmato gli esuberi”.

Medesima situazione anche nello stabilimento Stellantis di Termoli (Campobasso). Tutti i sindacati, tranne la Fiom Cgil, hanno siglato con la direzione un accordo per 200 uscite volontarie incentivate. Il piano, cui si può aderire fino al 30 settembre, prevede l’accompagnamento alla pensione per chi raggiunge il requisito nei prossimi quattro anni, ma possono aderire anche tutti gli altri lavoratori (con benefici economici calibrati secondo l’età anagrafica). Fiom: “Non possiamo condividere i piani per le uscite volontarie incentivate in assenza di un ricambio generazionale”.

Dalla cassa integrazione ai contratti di solidarietà fino alla fine dell’anno. Lunedì 5 maggio è stato sottoscritto l’accordo tra la direzione aziendale e i sindacati per lo stabilimento Stellantis Europe di Atessa (Chieti), noto come “ex Sevel” (4.800 dipendenti), dove si producono veicoli commerciali. La cassa integrazione, iniziata il 10 giugno 2024, si sarebbe conclusa l’8 giugno, esaurendo le 52 settimane a disposizione per legge. L’analisi della situazione ha reso necessaria l’adozione del passaggio per l’intero personale ai contratti di solidarietà, iniziati il 12 maggio, che si concluderanno il 31 dicembre.

La Fiom Cgil non ha firmato l’accordo per la gestione degli esuberi della Pmc Automotive di Melfi (Potenza), azienda dell’indotto Stellantis attiva nella produzione di lastrature. L’accordo, siglato da Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic, prevede l’uscita incentivata di 50 lavoratori (su 163 dipendenti, di cui 20 in staff leasing). I lavoratori sono attualmente in cassa integrazione fino al 30 giugno. Fiom Basilicata: “Stellantis assicuri continuità occupazionale e produttiva mediante le commesse che devono essere garantite a tutto il suo indotto”.

Proroga dei contratti di solidarietà per i dipendenti della Hanon Systems Italia di Benevento, azienda coreana produttrice di pompe e compressori per l’automotive. L’ammortizzatore sociale, iniziato retroattivamente il 1° gennaio, si concluderà il 14 dicembre. Il 10 febbraio la società aveva annunciato la dismissione dello stabilimento entro maggio, con il conseguente licenziamento dei suoi 55 addetti.

Emanato il 10 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 500 dipendenti della Magna Closures di Collesalvetti (Livorno), azienda dell’automotive specializzata in serrature per auto. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 4 aprile, si concluderà il 3 aprile 2026. L’azienda fa parte della Motrol, multinazionale canadese della componentistica auto, che ha in corso un processo di riassetto che investe tutti gli impianti in Europa.

Emanato il 10 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 200 addetti alla produzione della Maserati di Modena. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° maggio, si concluderà il 30 settembre. La misura, assunta dalla casa automobilistica del gruppo Stellantis, segue un analogo periodo di contratti di solidarietà che erano scaduti in aprile. Nel 2024 l’azienda ha subìto una flessione produttiva superiore al 70%, fabbricando solo 260 vetture (contro le 1.244 del 2023).

Contratti di solidarietà per i 90 dipendenti dello stabilimento Magna (meglio noto come “ex Olsa”) di Rivoli (Torino), specializzato nella progettazione di sistemi di illuminazione interna ed esterna per l’automotive. L’ammortizzatore sociale (che coinvolge anche le unità produttive di Moncalieri e Santena), iniziato il 4 maggio, si concluderà il 31 dicembre. L'azienda, acquisita nel 2018 dalla multinazionale canadese, ha deciso un piano di riduzione dei costi che contempla anche la riduzione dell’organico di 51 lavoratori del Centro Engineering.

Emanato il 12 maggio dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 20 dipendenti dello stabilimento di Airola (Benevento) della Fibro, azienda torinese attiva nella fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e motori. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 22 aprile, si concluderà il 21 aprile 2026.

Industria

Due settimane di cassa integrazione per la divisione ghisa della Zml di Maniago (Pordenone), azienda del gruppo Cividale specializzata nella lavorazione di alluminio, ghisa e rame. L’ammortizzatore sociale, che coinvolge 200 lavoratori (su complessivi 500), è iniziato il 22 aprile per concludersi il 2 maggio. Non tutte le giornate sono state coperte dalla cassa integrazione: due di queste, infatti, sono state realizzate mediante l’utilizzo dei permessi annui retribuiti.

Dopo oltre un mese di stato di agitazione e tre settimane di presidio permanente, giovedì 29 maggio la Tracmec di Mordano (Bologna), azienda della multinazionale Bauer attiva nella fabbricazione di macchinari per l’industria, ha ritirato i 45 licenziamenti annunciati il 16 aprile. Per il momento è stato attivato un contratto di solidarietà fino al 31 dicembre, con la previsione e l’impegno di utilizzare altri ammortizzatori sociali dopo tale data. Sindacati: “Si apre una fase nuova che ci permette di affrontare la situazione con la necessaria serenità”.

Cassa integrazione straordinaria per gli 800 lavoratori della Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation di Ciampino (Roma), Villanova d’Albenga (Savona) e Genova. La società, attiva nella progettazione, costruzione e supporto di velivoli e motori aeronautici per operatori privati, governativi e militari, dal 2018 è in amministrazione straordinaria. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 13 maggio, si concluderà il 12 maggio 2026. L’azienda è in procinto di passare alla turca Baykar, azienda leader nello sviluppo e produzione di sistemi per droni e tecnologie aerospaziali avanzate.

Emanato il 15 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 21 dipendenti della Olma di Brescia, azienda specializzata in minuteria metallica. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato retroattivamente il 1° gennaio, si concluderà il 31 dicembre. L’azienda (fondata negli anni Cinquanta e guidata dalla famiglia Pierini) è in liquidazione giudiziale, ordinata dal Tribunale bresciano il 31 dicembre 2024.

Siglato il 27 marzo l’accordo sulla gestione dei 100 esuberi (su 292 dipendenti) per gli impianti di Quero (Belluno) e Villasanta (Monza Brianza) della Edim, società della multinazionale tedesca Bosch attiva nelle lavorazioni meccaniche per l’industria (soprattutto automotive). Il “piano di risanamento” prevede un anno di cassa integrazione straordinaria per l’intero personale (dal 3 febbraio scorso al 2 febbraio 2026). Nel corso della cigs sarà in vigore la procedura di licenziamento collettivo (70 a Villasanta e 30 a Quero): le uscite saranno volontarie e incentivate con un numero di mensilità che va da tre a 25, secondo sia l’età anagrafica sia l’anzianità di servizio.

Emanato il 17 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di concessione del trattamento di cassa integrazione straordinaria per i 33 dipendenti della Teclad di Nereto (Teramo), società attiva nella produzione di semiconduttori e componenti per l’elettronica. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato l’8 aprile, si concluderà il 7 aprile 2026. Il decreto è una proroga di un analogo provvedimento andato in vigore nel periodo 2024-2025.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i 48 dipendenti della Unitrans di Pianiga (Venezia), storica azienda (fu fondata nel 1967) produttrice di furgoni isotermici, in liquidazione giudiziale dal dicembre 2024. L’ammortizzatore sociale, iniziato retroattivamente il 27 febbraio, si concluderà il 31 dicembre. La Regione Veneto ha messo a disposizione degli addetti i percorsi di politica attiva del lavoro per la ricollocazione collettiva.

Contratti di solidarietà per i 43 dipendenti della Fir Fabbrica Italiana Radiatori (Group Sira Industrie) di Campogalliano (Modena) e Pianoro (Bologna). L’ammortizzatore sociale (con una riduzione fino all’80% delle ore di lavoro), iniziato il 6 maggio, si concluderà il 31 dicembre. I lavoratori vengono già da anni di cassa integrazione ordinaria per crisi, a causa sia della contrazione del mercato dei termosifoni in alluminio per uso civile e industriale sia da alcune mancate commesse.

Emanato il 15 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 133 lavoratori della Softlab Tech di Roma e Maddaloni (Caserta). L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato retroattivamente il 1° gennaio, si concluderà il 31 dicembre. Le attività dell’azienda di informatica, cui confluirono tra il 2018 e il 2020 gli ex dipendenti di Marcianise (Caserta) della società statunitense Jabil, non sono mai decollate e i lavoratori sono stati per anni in cassa integrazione.

Contratti di solidarietà per i dipendenti dello stabilimento di Avellino della Denso Thermal Systems, azienda torinese (che in Italia annovera 3.400 addetti distribuiti in sette sedi) produttrice sia di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione per l’automotive sia di condizionatori domestici fissi. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° aprile, si concluderà il 18 dicembre. Il precedente contratto di solidarietà aveva preso il via nell’agosto 2024.

Emanato il 10 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 220 dipendenti della Sm Optics di Cologno Monzese (Milano), azienda produttrice di apparecchi elettrici ed elettronici per le telecomunicazioni, controllata all’85% dalla Siae Microelettronica. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° aprile, si concluderà il 31 marzo 2026. Tra i sindacati c’è grande preoccupazione per il futuro dell’azienda e della sua controllante, alle prese con problemi di liquidità e di debiti col fisco, oltre alla possibile cessione.

Firmato il 22 aprile l’accordo per la chiusura della Borromini di Colognola ai Colli (Verona), azienda specializzata nella costruzione di stampi per vetro e plastica, dal 2023 proprietà dei fondi portoghesi Tangor e Teak. L’intesa prevede la cassa integrazione straordinaria a zero ore per i 47 lavoratori (dal 1° maggio al 31 dicembre). Per gli ex dipendenti sono previsti percorsi di formazione messi a disposizione dalla Regione Veneto ed esodi volontari incentivati in base all’anzianità. La proprietà si è anche impegnata a ricercare acquirenti interessati all’azienda o a rami d’azienda.

Emanato il 17 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i 111 dipendenti della Peg Perego di San Donà di Piave (Venezia), storica produttrice di passeggini, carrozzine e giocattoli per la prima infanzia. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° aprile, si concluderà il 31 marzo 2026. Lo stato di crisi dello stabilimento è cominciato circa otto anni fa, con la conseguente progressiva diminuzione del numero dei lavoratori. L’azienda ha dichiarato 53 esuberi, che saranno gestiti con esodi incentivati ed eventuali ricollocazioni.

Nuovo periodo di cassa integrazione per 750 lavoratori (su 1.234 dipendenti complessivi) della Cogne Acciai Speciali di Cogne (Aosta), azienda siderurgica che dal dicembre 2022 fa parte del gruppo taiwanese Walsin Lihwa. L’ammortizzatore sociale, che inizierà il 9 luglio, si concluderà il 7 settembre. Fiom: ““L’uso cospicuo della cassa integrazione è uno strumento necessario per gestire questa fase critica. Ma non sia in alcun modo un preludio a iniziative, da parte della multinazionale, a iniziative nei confronti dei lavoratori”.

Emanato il 6 maggio dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i dipendenti della Berco di Copparo (Ferrara). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 5 maggio, si concluderà il 29 marzo 2026. Il 7 febbraio l’azienda (gruppo ThyssenKrupp), produttrice di sottocarri per macchine movimento terra cingolate, aveva dichiarato 247 licenziamenti, poi ritirati il 10 aprile grazie a un accordo sindacale che prevedeva anche uscite volontarie incentivate. La proprietà si è impegnata a non avviare azioni unilaterali nei prossimi quattro anni e a intraprendere un percorso di consolidamento industriale.

Accordo raggiunto il 6 maggio sulla gestione degli esuberi nello stabilimento Demetra di Nogara (Verona). Alla fine di gennaio la società aveva annunciato il licenziamento collettivo di 25 lavoratori (su complessivi 53) nell’impianto specializzato nella produzione di macchine agricole. L’intesa prevede il riassorbimento di un numero significativo di lavoratori all’interno di altri reparti del gruppo; un programma di uscite volontarie incentivate economicamente; il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per gestire la fase di riorganizzazione aziendale. Fiom: “Evitati licenziamenti traumatici, aprendo la strada a soluzioni più responsabili”.

Un anno di cassa integrazione straordinaria per cessata attività, fino a giugno 2026, poi la chiusura. Questo l’accordo siglato il 5 giugno per i 75 dipendenti della Sacal di Carisio (Vercelli), storica azienda che si occupa di raffinazione dell’alluminio. Chi accetterà volontariamente di essere licenziato prima della cigs, avrà una buonuscita in base alla propria anzianità lavorativa. All’inizio di marzo la società aveva aperto la procedura di licenziamento collettivo. Dal luglio 2024 e fino al gennaio 2025 si era fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria per fronteggiare una situazione di crisi. In febbraio era partita una nuova richiesta di quattro settimane di ammortizzatori sociali, poi la scelta di chiudere definitivamente.

Un anno di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale. Questo l’accordo raggiunto per i 284 dipendenti di Videndum Media Solutions di Feltre (Belluno), azienda della multinazionale inglese Vitec, produttrice di hardware e software per l’industria cinematografica (tra cui il celebre treppiede “manfrotto”). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 20 gennaio scorso, ha la durata di 12 mesi. L’accordo prevede anche 20 esuberi, da realizzare mediante esodi incentivati subordinati al requisito della non opposizione al licenziamento.

Ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’ex Dema, gruppo produttore di componenti strutturali per l’industria aeronautica, recentemente acquisito dalla Adler Aero, importante holding industriale di componentistica per velivoli (l’accordo quadro con l’acquirente è stato ratificato il 26 maggio al ministero delle Imprese). Ai 60 dipendenti della Dema Apulia Region di Brindisi sono stati prorogati i contratti di solidarietà (dal 28 dicembre 2024 al 27 dicembre prossimo); prorogati dal 23 marzo al 22 marzo 2026 anche i contratti di solidarietà per quelli della Cam di Paolisi (Benevento). Infine, cassa integrazione straordinaria (dal 7 gennaio al 31 dicembre) per 257 lavoratori dello stabilimento di Somma Vesuviana (Napoli).

Nuova cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Portovesme dello stabilimento di Portoscuso (Sud Sardegna). L’ammortizzatore sociale coinvolge 459 dipendenti: iniziato il 25 aprile, si concluderà il 26 aprile 2026. Sindacati: “Riguardo il futuro, non si deve precludere alcuna possibilità sostenibile. Occorre valutare se esiste realmente un soggetto industriale interessato al rilancio delle produzioni di zinco, consapevoli che il tema del costo dell’energia ancora non ha trovato risposta e, se non affrontato e risolto, rappresenterà una pietra tombale”.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i 146 dipendenti della Ac Boilers di Gioia del Colle (Bari), azienda del gruppo Sofinter attiva nella fabbricazione di caldaie industriali per centrali elettriche. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° giugno, si concluderà il 31 dicembre. Prosegue intanto il percorso di rilancio dello stabilimento: nell’ultimo tavolo istituzionale, tenutosi al ministero delle Imprese il 6 maggio scorso, dall’advisor incaricato della procedura sono emerse trattative avanzate con cinque potenziali acquirenti. La prossima riunione del tavolo è prevista per il 18 giugno.

Alimentare

Siglato il 16 maggio al ministero del Lavoro l’accordo per la cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i 18 dipendenti della Cooperativa Melavì di Ponte in Valtellina (Sondrio), attiva nella produzione di ortofrutta. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° maggio, si concluderà il 31 dicembre. Dopo quella data, scatterà il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori ancora impiegati. Sindacati: “Per agevolare la ricollocazione dei lavoratori presso altre aziende, verrà poi utilizzato lo strumento del distacco temporaneo”.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione per gli 85 dipendenti della Barry Callebaut Manufacturing Italia di Verbania, multinazionale belga specializzata nella produzione di cioccolato. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato il 1° aprile, si concluderà il 31 dicembre. Lo stabilimento chiuderà definitivamente il 30 giugno. Stabilita anche una buonuscita di 12.500 euro per dipendente e una quota variabile (da sei a 20 mensilità) secondo l’anzianità di servizio e la situazione familiare. Previsto anche un fondo aggiuntivo per gli addetti prossimi al pensionamento.

Plastica, chimica, tessile, calzature, vetro

Cassa integrazione straordinaria per cessazione per i 45 dipendenti della Av-El di Orbassano (Torino), storica azienda del settore gomma-plastica che ha chiuso definitivamente il 27 febbraio scorso. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato il 5 marzo, si concluderà il 31 dicembre. La chiusura è stata determinata dall’acquisizione dell’azienda da parte della Aixtron, leader tedesca nella produzione di microchip, che ha rilevato solo le mura dello stabilimento, lasciando fuori personale e macchinari.

Emanato il 10 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i 60 dipendenti (in gran parte donne) del Cotonificio Olcese Ferrari di Piancogno (Brescia). L’ammortizzatore sociale precedente era scaduto a metà marzo; la proroga, iniziata il 3 aprile, si concluderà il 2 ottobre. Per lo stabilimento di Adro (Brescia), invece, il contratto di solidarietà va dal 17 aprile al 16 ottobre. Il Cotonificio nasce nel 2017 dalla fusione di due storici impianti tessili (Olcese e Ferrari), entrambi fondati nei primi anni del Novecento.

Scadrà il 24 agosto la cassa integrazione straordinaria per i 45 dipendenti del Calzaturificio Sultana di Vigevano (Pavia). L’ammortizzatore sociale era già stato rinnovato agli inizi di settembre 2024: il precedente era iniziato nel settembre 2023 e con questa nuova tornata l’azienda ha raggiunto la durata massima prevista (24 mesi). Filctem: “Questi lavoratori hanno un’altissima professionalità, con competenze non più reperibili sul mercato perché non esiste una scuola per addetti del settore. Le loro capacità vanno preservate”.

Firmato a fine maggio l’accordo per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 50 dipendenti del Cotonificio Zambaiti di Cene (Bergamo), storica impresa specializzata nella produzione di biancheria per la casa. L’accordo prevede anche l’attivazione di comandi a distacco e l’avvio di politiche attive condivise con Confindustria Bergamo e con la Provincia. Sindacati: “È essenziale che questa crisi non si traduca in 50 espulsioni silenziose dal mondo del lavoro. Serve un impegno serio per salvaguardare dignità, competenze e futuro”.

Emanato il 17 aprile dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 312 lavoratori (su complessivi 341) dell’ex Flextronics Manufacturing di Trieste, azienda specializzata in ricerca e produzione di prodotti elettronici, rilevata dal fondo tedesco FairCap per conto della controllata Adriatronics. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 14 aprile, si concluderà il 12 luglio. In questo periodo l’advisor nominato dall’azienda dovrà cercare un nuovo acquirente. Nel medesimo periodo Fair Cap e Adriatronics “non potranno mettere in campo azioni unilaterali nei confronti dei lavoratori”.

Contratti di solidarietà per i 22 dipendenti della Manifattura di Ponzone di Valdilana (Biella). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° maggio, si concluderà il 31 dicembre. Contestualmente, nella storica azienda tessile, attiva come tintoria conto terzi di fibre naturali e animali pregiate, è stato firmato un accordo (non siglato dalla Filctem Cgil) per il licenziamento di dieci dipendenti.

Accordo raggiunto sulla gestione degli esuberi nell’azienda tessile Ratti di Guanzate (Como). L’intesa, siglata il 5 maggio da Filctem Cgil e Femca Cisl, coinvolge l’intero personale (470 dipendenti) e prevede uscite volontarie incentivate (almeno 50 nell’intenzione della società). Chi può accedere alla pensione avrà l’integrazione della Naspi al 100% per i primi 12 mesi e al 90 per i restanti mesi; gli altri lavoratori avranno un’indennità economica in base all’anzianità di servizio (da sei a 15 mensilità). Le adesioni al programma dovranno giungere entro il 5 luglio prossimo.

La società elvetica Bally Studio chiude lo stabilimento di Lastra a Signa (Firenze). Il noto brand di pelletteria e calzature, di proprietà dall’agosto scorso del fondo d'investimento californiano Regent Lp, ne aveva annunciato la dismissione il 6 dicembre 2024, con il conseguente licenziamento dei 55 dipendenti. In questi mesi di trattativa ne sono rimasti 28: dopo aver vagliato le diverse strade possibili, per gli ultimi dipendenti il 14 maggio è stato raggiunto un accordo economico, condiviso e votato dalla quasi totalità degli addetti.

Firmato il 29 aprile presso la Regione Toscana l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria in favore dei 13 dipendenti della Sepin di Scarlino (Grosseto), azienda che si occupa delle lavorazioni legate alla produzione di biossido di titanio e alla movimentazione di materie prime in appalto per lo stabilimento chimico Venator. L’ammortizzatore sociale ha la durata di sei mesi, i lavoratori usufruiranno anche delle misure di politica attiva e aggiornamento professionale erogate nell’ambito delle risorse Gol della Regione per la salvaguardia occupazionale.

Sottoscritto il 20 maggio da Filctem Cgil e Uiltec Uil l’accordo quadro per la Vetrerie Riunite, azienda di Colognola ai Colli (Verona) attiva nella produzione di oblò per elettrodomestici. L’intesa prevede 12 mesi di cassa integrazione straordinaria e incentivi all’esodo volontario, con un importo economico a scalare rispetto all’anzianità di servizio. Il 13 febbraio scorso la società, di proprietà dei fondi di investimento portoghesi Teak e Tangor, aveva annunciato l’esubero di 49 lavoratori (su un organico di 300 diretti e 74 interinali).

Quattro settimane di cassa integrazione nello stabilimento di Altare (Savona) della Bormioli, storico produttore italiano di articoli in vetro. L’ammortizzatore sociale inizierà il 30 giugno per concludersi il 27 luglio; il numero massimo di lavoratori interessati sarà di 213 unità (su 250 totali). Coinvolti anche gli stabilimenti di Parma e Fidenza (Parma). Filctem: “La procedura è dovuta alla stagnazione del mercato nel comparto legato al ‘food’, ma la contrazione riguarda l’intero settore del vetro. Speriamo che, con l’estate, si riprendano le commissioni e la richiesta di produzioni”.

Contratti di solidarietà per i 97 dipendenti dell’azienda tessile Zegna Baruffa di Lessona (Billea). L’ammortizzatore sociale, in vigore dal 1° giugno al 31 maggio 2026, è stato adottato in seguito al trasferimento di lavoratori (circa 70) e impianti produttivi nello stabilimento di Borgosesia (Vercelli). Filctem: “Lo strumento, seppur pesante per le tasche delle famiglie, permetterà di ricollocare le persone in esubero negli altri due siti aziendali nel corso dei prossimi 12 mesi. Concordata anche una piccola integrazione per compensare la perdita di salario”.

Call center e autonoleggio

Contratti di solidarietà per 174 dipendenti di Livorno e Genova di Konecta, azienda spagnola di customer care e digital marketing. A motivare la decisione, la drastica riduzione di volumi della commessa Tim che porterà in luglio alla sua completa dismissione. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 2 maggio, durerà un anno. La quota complessiva della riduzione oraria, esclusivamente di tipo verticale, sarà pari all’80%. La società può accedere anche al Fondo di settore per le prestazioni integrative che garantiscono la copertura dell’80% della retribuzione per tutti i lavoratori.

Sono iniziati il 9 giugno i contratti di solidarietà per 12 mesi nell’azienda di customer care Network Contacts di Crotone. Con l’applicazione dell’ammortizzatore sociale viene così scongiurato il licenziamento di 90 lavoratori operanti sulla commessa di Poste Italiane. La procedura era stata aperta il 24 marzo per 86 operatori e 4 team leader, l’accordo prevede una riduzione oraria fino al 70%. Sindacati: “Poste garantisca i giusti volumi di lavoro previsti dal bando di gara, evitando così gli enormi sacrifici cui i lavoratori saranno sottoposti nei prossimi mesi”.

Siglato il 9 maggio al ministero del Lavoro l’accordo sulla procedura di licenziamento collettivo avviata il 3 febbraio da Avis Budget, il colosso dell’autonoleggio che aveva dichiarato 113 esuberi (poi scesi a 109 grazie ad alcune dimissioni volontarie). L’intesa riduce a 77 il numero delle fuoriuscite (grazie alla ricollocazione di 32 lavoratori), il criterio individuato è la non opposizione al licenziamento. Per incentivare gli esodi previste un minimo di 36 mensilità per tutti, un’ulteriore mensilità per ogni carico familiare (coniuge e figlio/a) e un’altra mensilità ogni dieci anni di anzianità di servizio (con un minimo di 20 anni di anzianità).