Dall'inizio del 2021 Cnh Industrial separerà le attività stradali e quelle non stradali per creare due gruppi indipendenti. Lo prevede il piano “Transform 2 Win” che il gruppo ha presento oggi, 3 settembre. In particolare si prevede la separazione delle attività in due società quotate, una che raggrupperà il business “on-highway” in cui confluiranno Iveco, Iveco Bus, Heuliez Bus oltre a Fpt Industrial e l'altra con i business “off-highway”, che comprendono macchine per l'agricoltura, le costruzioni e i veicoli speciali.

Il gruppo Cnh Industrial ha in Italia 17.500 dipendenti: oltre 13.000 negli stabilimenti di veicoli commerciali e motori, circa 4.000 in quelli delle macchine agricole e macchine costruzioni. Gli stabilimenti principali di Iveco in Italia sono a Brescia, dove si fabbrica l'Eurocargo e a Suzzara (Mantova) dove si fa il Daily, mentre quelli di Fpt Industrial si trovano a Torino (motori e trasmissioni) e Foggia (motori). Cnh ha stabilimenti di macchine agricole a Modena e Jesi, mentre le macchine da costruzione vengono realizzate a Torino e Lecce.

Il piano dei prossimi cinque anni prevede che la divisione in due produca un aumento del fatturato complessivo dei due gruppi del 5 per cento ogni anno, investimenti complessivi 13 miliardi di dollari nei cinque anni del piano e il raddoppio dei margini attuali entro il 2024, oltre a un’alleanza con la startup Nikola per camion a idrogeno e elettrici. La nuova società che viene scorporata e che comprende Iveco e la parte motori (Ftp) sarà quotata a Wall Street come Cnh e avrà anch’essa sede legale ad Amsterdam. Non sono stati specificati per ora i piani di ristrutturazione che conseguiranno alla separazione anche se il comunicato ufficiale afferma che si “realizzeranno azioni di ristrutturazione mirate”.

Commentando l'operazione il presidente di Exor, John Elkann ha garantito il “massimo appoggio a un piano ambizioso che presenta potenziali benefici per tutti gli azionisti”. Exor manterrà il controllo sia su Cnhi sia sulla nuova società di Iveco e Fpt che nascerà nel 2021 e continuerà ad essere l'azionista di riferimento di entrambe le società.

“La conference call tenuta dal responsabile per le risorse umane, dott. Vincenzo Retus, ha confermato le notizie anticipate dalla stampa circa lo spin off di Iveco da Cnhi. Nei giorni scorsi la Fiom ha chiesto l’apertura di un confronto nazionale che iniziato oggi con le informazioni odierne, ma è indispensabile che continui per affrontare le questioni che un processo di questo tipo apre”. Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive.

La Fiom ha chiesto che il prossimo incontro illustri le motivazioni del piano dei prossimi 5 anni, le scelte finanziarie e le ricadute industriali e occupazionali sia con la presenza dell’amministratore delegato, Hubertus Mühlhäuser. “Il quadro rappresentato nei princìpi dalla direzione aziendale  - afferma De Palma - chiarisce gli importanti obiettivi finanziari da raggiungere in un trend positivo consolidato negli anni. La Fiom ritiene prioritario e fondamentale il confronto sul piano industriale e occupazionale alla luce degli investimenti dichiarati per innovare i prodotti a partire da Iveco”. 

Per questo il sindacato coinvolgerà i lavoratori “nel percorso informando e confrontandosi. Nel merito della decisione di procedere allo spin off, questa potrà essere approfondita solo alla luce di una valutazione degli obiettivi e degli effetti industriali e occupazionali”. E per queste ragioni, conclude De Palma. “in un confronto unitario, agli obiettivi positivi finanziari bisogna aggiungere quelli per i lavoratori sia in termini occupazionali che di qualità del lavoro”.