Una lunga vertenza, infine una prima soluzione. Giovedì 5 giugno i sindacati hanno sottoscritto il verbale di accordo con l’applicazione della solidarietà difensiva per 12 mesi al fine di salvaguardare il perimetro occupazionale, evitando così il licenziamento di 90 lavoratori della sede di Crotone operanti sulla commessa di Poste Italiane gestita dall’azienda di customer care Network Contacts.

La procedura di licenziamento era stata aperta il 24 marzo per 86 operatori e 4 team leader. La causa? Un netto calo di volumi di lavoro da parte del committente Poste Italiane. Immediata la replica di sindacati e dipendenti, ma nell’incontro del 5 maggio l’azienda aveva confermato i licenziamenti.

Una lunga vertenza, dunque, che ha poi avuto all’inizio di giugno una svolta importante, ma certamente ancora non definitiva. L’accordo prevede adesso una riduzione oraria fino al 70 per cento, in base alle attività assegnate da Poste Italiane. La riduzione oraria è stata applicata a partire da lunedì 9 giugno.

Sindacati: “Poste garantisca i giusti volumi di lavoro”

“Importante era evitare i licenziamenti”, commentano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Uglt Calabria: “Ma la mancata risposta di Poste Italiane ai nostri appelli e alle richieste di incontro non ci fermerà dal continuare le iniziative di mobilitazione affinché vengano garantiti i volumi di lavoro previsti dal bando di gara, evitando così gli enormi sacrifici cui i lavoratori saranno sottoposti nei prossimi mesi”.

Durante l’incontro, concludono le quattro sigle, i sindacati hanno chiesto alla Regione Calabria di essere al loro fianco “nel chiedere a Poste i giusti volumi di lavoro per garantire il futuro occupazionale dei 241 dipendenti attualmente impiegati nella commessa. La Regione si è impegnata a riconvocarci nei prossimi giorni per fare il punto sulla situazione da noi denunciata”.