Infortunio mortale sul lavoro oggi (martedì 12 marzo) a Carpenedolo (Brescia). Un uomo di 43 anni, di origine albanese, poco prima delle 8 di mattina è precipitato dal tetto di un capannone dell’azienda Marmi Ghirardi, su cui stava installando alcuni pannelli olari, a circa dieci metri di altezza.

Immediati i soccorsi del 118, ma per il 43enne non c'è stato nulla da fare: l'uomo, addetto di una ditta esterna, è morto sul colpo a seguito della caduta. Per ricostruire la dinamica sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Desenzano e gli ispettori dell'Asst del Garda.

Il commento Cgil

"Una tragedia che continua, perché non si interviene sulle ragioni che stanno producendo questo disastro”, argomenta il segretario generale Cgil Maurizio Landini: “I provvedimenti che il governo ha preso fino a ora non vanno in questa direzione e quindi pensiamo con la Uil che sia venuto il momento di una mobilitazione più generale su questi temi, chiedendo al Parlamento e al governo di cambiare e fare questi interventi che sono oggi necessari".

Il leader sindacale così conclude: "Di fronte a quella che ormai è una vera e propria strage bisogna chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori, ai cittadini e alle forze politiche di mobilitarsi. Questo è infatti un sistema malato, che ha fatto prevalere la logica di una competizione del mercato sui diritti come elemento di crescita, che ci sta portando a sbattere. Non possiamo più lamentarci, bisogna agire e intervenire sulle cause concrete di questa strage”.