È stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei bancari. A darne notizia è la Fisac Cgil.

“Un contratto di assoluta avanguardia – esordisce il sindacato -, che premia il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, riconoscendo loro non solo le dovute risorse economiche ma anche gli strumenti per continuare ad essere protagonisti del sistema bancario impegnato in una fase di straordinario cambiamento”. Così la segretaria generale della Fisac, Susy Esposito, commentando l’accordo.

La sindacalista quindi aggiunge: "Un contratto che guarda all’oggi ma proteso al futuro e che rilancia le conquiste del passato. Un’intesa che sarà paradigma delle relazioni sindacali per diversi aspetti, da quelli economici a quelli normativi, per traghettare il settore bancario nel futuro dando valore alle lavoratrici e ai lavoratori. E che tiene insieme il settore, come la firma di Intesa Sanpaolo sul contratto, da noi fortemente voluta, dimostra”.

Per la segretaria Fisac Cgil, “oltre un aumento contrattuale di circa il 15%, con una prima tranche dei 435 euro medi erogata a dicembre di 250 euro, insieme al recupero degli arretrati in tabella, sempre per il mese di dicembre, conquistiamo il recupero pieno della base di calcolo del Tfr, ripristinando la situazione com’era prima del 2012. Segniamo un punto cruciale nella storia delle relazioni sindacali - osserva Esposito - ottenendo la riduzione dell’orario di lavoro che passa a 37 ore settimanali, che come Fisac Cgil abbiamo fortemente voluto. Guardiamo al futuro del settore introducendo la staffetta generazionale, in una combinazione virtuosa tra Fondo per l’occupazione e Fondo di solidarietà, generando nuova e buona occupazione, accompagnando allo stesso tempo alla pensione chi interessato avrà i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia”.

Inoltre, prosegue, “rilanciamo lo strumento della cabina di regia che avrà il compito di monitorare e analizzare le fasi di cambiamento legate alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione, l’evoluzione dei modelli organizzativi, come strumento di contrattazione di anticipo. Ma tanti sono gli avanzamenti conquistati sul contratto. Come il tema della formazione, che aumenta, le misure per rafforzare i congedi di maternità e paternità, l’impegno ancor più cogente, in queste ore più che mai, sul fronte delle discriminazioni e delle violenze di genere”.

E ancora: “Punti che qualificano un’intesa unica, che rafforza il valore delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, e segna uno spartiacque nel mondo delle relazioni sindacali, inquadrandosi in quelle che sono le priorità strategiche della Cgil rispetto ai rinnovi contrattuali. Ci auguriamo che le lavoratrici e i lavoratori sappiano nelle prossime settimane validare nelle assemblee il risultato raggiunto, frutto del loro impegno e del loro supporto”, conclude Esposito.

Landini, intesa importante

“Un’intesa importante non solo per il settore ma per tutte le lavoratrici e i lavoratori. L’ipotesi di rinnovo del contratto Abi contiene, infatti, diversi punti innovativi, che come Cgil abbiamo individuato come priorità strategiche in questa tornata contrattuale, anche alla luce della fase che il Paese sta attraversando”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sull’ipotesi di intesa del rinnovo del contratto Abi, aggiungendo che: “Tra i punti: l’incremento economico, la riduzione dell’orario di lavoro, la staffetta generazionale e l’istituzione di una cabina di regia che permetta la contrattazione d’anticipo. Un contratto d’avanguardia, che non cede alla disintermediazione, mettendo al centro il valore delle rappresentanze e delle relazioni sindacali”, conclude Landini.