C'è un collega in difficoltà, un operaio delle acciaierie Ast di Terni che ha esaurito ferie e permessi per assistere il figlio minorenne, che ha però ancora bisogno di lui. E allora scatta la catena della solidarietà: la Rsu, insieme a tutti i sindacati dei metalmeccanici, Fim, Fiom, Uilm in testa, ha incontrato la direzione aziendale per procedere alla stesura di un accordo sulla donazione di ferie e permessi “solidali” da parte dei colleghi. Così, entro il 31 dicembre, ogni lavoratore di Ast potrà, volontariamente, donare o cedere ore di permesso o ferie a favore del collega interessato, attraverso apposito modulo che sarà distribuito in azienda tramite preposti, responsabili e delegati. 

Ma nell'idea dei sindacati questo esercizio di solidarietà potrebbe diventare strutturale: entro il 31 gennaio 2020 le parti torneranno ad incontrarsi per verificare se ci sono le condizioni per realizzare lo strumento della banca ore ferie e permessi “solidali”, per rispondere alle esigenze di colleghi in seria difficoltà.

“Come organizzazioni sindacali – si legge in una nota di tutte le sigle delle tute blu ternane – riteniamo tale iniziativa importante e lodevole certi che, a fronte di casi eccezionali come questi, i lavoratori di Ast non faranno venir meno il proprio contributo e attenzione nel solco della storia e dei valori solidali del movimento dei lavoratori stessi. Siamo però rimasti stupiti e delusi dal fatto che Acciai Speciali Terni, molto sensibile negli annunci alle questioni del sociale e del welfare, non abbia voluto contribuire in nessun modo e nessuna misura in modo attivo a questa nobile iniziativa”.