"ArcelorMittal è al momento irremovibile sull'avvio della cassa integrazione ordinaria a Taranto per 1.400 lavoratori dal 1° luglio". A dirlo è Francesco Brigati (Fiom Cgil Taranto), commentando l'incontro di oggi (giovedì 20 giugno) a Taranto: "I giorni stanno passando, abbiamo chiesto all'azienda di andare oltre la data del 1° luglio ma ci è stato risposto di no". Il prossimo vertice si terrà martedì 25 giugno alle ore 14. "Oggi non siamo proprio nelle condizioni di affrontare la trattativa sulla cassa", spiega Brigati: "Per noi la cassa integrazione si discute a Taranto, ma prima dobbiamo avere ben chiaro il quadro del piano ambientale e industriale dell'azienda, capire a che punto sono, perché questo monitoraggio del Mise è uno degli elementi dell'accordo di settembre scorso. Invece, il Mise e il ministro Di Maio sono completamente assenti. Nessuna convocazione ci è arrivata". E Brigati aggiunge: "Come si fa a discutere di cassa integrazione se manca un pezzo importante? In più, ArcelorMittal ha anche detto che se, col decreto legge 'crescita', salta la norma sull'immunità penale relativamente al piano ambientale, tutto diviene difficile nella gestione. Ci pare che la situazione complessiva si stia complicando, anziché rasserenando come sarebbe necessario".