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“È inaccettabile scaricare sui lavoratori il peso di scelte fallimentari”. Questo il commento di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil nazionali alla decisione della Claire’s, azienda attiva nel settore gioielli, bigiotteria e accessori, presente in Italia con circa 30 punti vendita, che ha recentemente presentato un’istanza di liquidazione giudiziale.
“Gli oltre 300 lavoratori, per la maggior parte donne, spesso in part-time, sono stati tenuti in ostaggio per mesi dal comportamento irrispettoso dell’azienda”, spiegano i sindacati: “Claire’s ha omesso di trasferire informazioni chiare in merito alla situazione drammatica nella quale versa sotto il profilo economico-finanziario. E oggi il personale si trova senza la sicurezza della retribuzione, ma al tempo stesso chiamato a fare straordinari e mantenere piena disponibilità”.
Le tre sigle evidenziano che “la proprietà, nonostante una situazione a dir poco critica, non ha voluto avviare alcuna procedura per richiedere l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, utili a tutelare i lavoratori, e al momento non sembrerebbe voler cambiare rotta”.
Filcams, Fisascat e Uiltucs sottolineano anche che “durante l’unico incontro svoltosi con le organizzazioni sindacali, la società ha dichiarato di essere alla ricerca di potenziali acquirenti, ma che per gli store presenti in Italia non risultano manifestazioni d’interesse”.
I sindacati hanno inviato una lettera al ministero delle Imprese per chiedere l’apertura di un tavolo di crisi urgente. “Riteniamo che una stretta collaborazione tra Mimit e Regioni sarà fondamentale al fine di provare a dare risposte concrete a chi, dall’oggi al domani, si è trovato dinanzi un’azienda in evidente stato di crisi”, aggiungono: “Una situazione complessa rispetto alla quale l'azienda non ha ancora fornito risposte concrete”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno quindi avviato lo stato di agitazione annunciando che, se non arriveranno risposte concrete a breve, verrà proclamato uno sciopero su tutto il territorio nazionale.