Si sono svolti oggi, 6 marzo, al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, gli incontri per l’esame congiunto sulla proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria in Alitalia. Oltre ai rappresentanti del dicastero e dell’azienda, alla prima riunione hanno preso parte anche quelli del ministero Infrastrutture e trasporti e delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e Anpac.

La richiesta di Alitalia è stata per il rinnovo del periodo di Cigs dal prossimo 24 marzo, per ulteriori sei mesi. 

“Siamo lontani da un accordo e abbiamo bisogno di chiarezza sul piano industriale, sull’occupazione e sul fondo straordinario del trasporto aereo”. Questa la risposta del segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito: “vogliamo la riduzione dei numeri del personale in cassa integrazione, preso atto che l’unico settore dove, rispetto alla precedente cassa, diminuisce la richiesta che riguarda gli assistenti di volo che però come i piloti sono spremuti in termini di produttività mentre aumentano i numeri tra il personale di terra, anche alla luce di 255 persone in meno nell’organico e sono confermati i numeri tra i comandanti”.

“La settimana prossima, da lunedì 11 marzo - riferisce il dirigente nazionale Filt - iniziano gli incontri tecnici in azienda per esaminare le nostre richieste ed è previsto un nuovo appuntamento al Ministero lunedì 18 marzo”.

I rappresentanti dell’azienda hanno posto in evidenza che il fatturato 2018 si è attestato su 3 miliardi di euro (soprattutto con il favorevole peso del lungo raggio, pari a circa il 48% del totale) e che le perdite sono state dimezzate rispetto all’esercizio precedente. 

Secondo Cuscito sulla trattativa Alitalia “la situazione appare più complicata di quello che ci vogliono fare credere e la sensazione è che non si chiuda a breve. Anche se oggi non era la sede del confronto abbiamo chiesto elementi di novità che non ci hanno dato ma ne hanno smentito le notizie che circolano, riferendo però che c’è ottimismo da parte del Ministro Di Maio. Per noi se c’è ottimismo, ci deve essere sviluppo per la nuova compagnia e zero esuberi e nessun taglio contrattuale”.

“Abbiamo richiesto un incontro al Mise - sostiene infine il segretario nazionale della Filt - per avere aggiornamenti e alla luce delle risposte di oggi e del fatto che non è stato raggiunto nessun accordo sulla cassa integrazione è confermato lo sciopero del 25 marzo e tutte le motivazioni alla base della proclamazione”.