La vertenza
Corrieri Sda, il 21 aprile è sciopero anche a Reggio Emilia

La protesta per il mancato accordo di filiera per il comparto. Presidio davanti Poste Italiane in Piazzale Marconi
“Le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, prendono atto che Sda e Fedit non hanno, a oggi, alcuna intenzione di continuare il percorso intrapreso ormai da due anni per costruire il primo accordo di filiera di Sda”. È questa la motivazione che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione per le lavoratrici e i lavoratori di Sda e che culminerà con lo sciopero il prossimo 21 aprile, indetto anche nella provincia di Reggio Emilia dove riguarda circa 60 addetti tra personale diretto e indiretto.
“Sda e Fedit usano come giustificazione l’impossibilità di fare accordi sindacali per i fornitori. Per ovviare a questo punto durante le trattative sono stati proposti l’internalizzazione graduale di tutti i processi produttivi della filiera (facchini e driver), compresi quelli in affidamento alle Agenzie e la definizione di un accordo sindacale che possa essere inserito nel capitolato di tutti gli appalti Sda del territorio nazionale – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti –. In questo modo si riuscirebbero a dare migliori e omogenei trattamenti a tutti i lavoratori dell’intera filiera e contemporaneamente arrivare a una qualificazione delle aziende appaltatrici e a una loro riduzione numerica”.
Richieste che arrivano in una fase dove i numeri raccontano per Poste Italiane “quasi 5 miliardi di dividendi dal 2017 a fine 2023 e ricavi, pari a 11,9 miliardi (+6% sul 2021)”, sottolineano i sindacati.
“A fronte di questi dati non è accettabile che a pagare debbano essere i lavoratori che con il proprio lavoro contribuiscono alle fortune di Sda e di Poste Italiane – concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti -. Infine, registriamo una mancanza di trasparenza sulle prospettive industriali, sulle alleanze commerciali e sulle acquisizioni di società nel Gruppo Poste Italiane e temiamo un ridimensionamento del ruolo di Sda all’interno del Gruppo, magari attraverso l’applicazione di un altro contratto collettivo di lavoro che potrebbe fare dumping a quello della Logistica, Trasporto merci e Spedizione”.
Per tutte queste ragioni venerdì 21 i lavoratori di Sda incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro. Previsto un presidio davanti alla sede di Poste italiane in Piazzale Marconi a Reggio Emilia dalle ore 8:00 alle ore 10.00. Verranno comunque garantiti i servizi essenziali previsti dal contratto nazionale.