“Il prossimo 13 marzo Vodafone presenterà al sindacato la situazione aziendale e un piano di riassetto dei costi che equivale a circa 1.000 eccedenze di personale, quasi il 20 per cento della forza lavoro”. A dirlo è la Slc Cgil, evidenziando che “siamo davanti all'ennesima dimostrazione di un modello sbagliato per il settore”.

La Slc evidenzia “contrazione delle tariffe causata da una competitività esasperata, assenza di visione industriale per un settore che nel resto d'Europa continua a essere attivatore della transizione digitale”.

Il sindacato Cgil “da diversi anni abbiamo impostato in quest’azienda un lavoro che, partendo dalla contrattazione di anticipo, ha consentito una gestione non traumatica di una fase difficile partendo soprattutto dal concetto della riqualificazione dei lavoratori dinanzi a una fase di profondo cambiamento tecnologico”.

La Slc così conclude: “Per noi non c'è spazio, in questa azienda come nel resto del settore, per scelte diverse rispetto a quanto fatto sinora. È tempo di aprire anche un ragionamento su tutto il settore, dai gestori a partire da Tim, passando dagli appalti di rete e i customer in outsourcer, per chiamare tutte le parti, a partire dalle istituzioni, alle proprie responsabilità”.