Valorizzazione delle relazioni industriali al servizio della competitività aziendale e del miglioramento delle condizioni dei lavoratori: è questo l’importante obiettivo ottenuto alla Giano srl di Torre San Patrizio (Fermo), dove direzione aziendale, sindacati e Confindustria hanno sottoscritto un’intesa sul premio di risultato, che riconosce ai dipendenti benefici economici e welfare correlati ai risultati di qualità e redditività conseguiti dall’azienda. L’accordo ha validità dal 1° gennaio 2023 e resterà in vigore per tre anni. 

Giano, inoltre riconferma il proprio impegno a mantenere un ruolo attivo di responsabilità sociale. In questo senso, a fronte del pesante aumento del costo della vita che stiamo sperimentando negli ultimi mesi è stata prevista un’erogazione straordinaria sotto forma di welfare, pari a 500 euro netti. Per l'azienda, è questo un modo concreto per ribadire lo spirito di solidarietà che da sempre contraddistingue il rapporto fra azienda e i propri collaboratori, che si aggiunge al progetto welfare che comprende l’assicurazione sanitaria per i dipendenti. E’ grazie al contributo di tutti che il 2022 si è chiuso con un fatturato complessivo superiore a 15 milioni (+ 25% rispetto al 2021) e si prevede una crescita del 30% nel 2023".

“Questo è il secondo integrativo per i lavoratori della Giano di Torre San Patrizio – ricordano Luca Silenzi, Filctem e Francesco Interlenghi, Femca - e dimostra che quando le relazioni tra sindacati e imprese si fondano sul rispetto dei ruoli e sul reciproco riconoscimento si possono raggiungere risultati ambiziosi. Un grande risultato che manifesta la soddisfazione e piena partecipazione delle organizzazioni sindacali nella missione propria di rappresentare la pluralità dei lavoratori, iscritti e non, nella gestione della contrattazione collegata ai cicli produttivi aziendali, garantendo quegli standard qualitativi che hanno contribuito alla crescita della Giano, auspicando che tutti i dipendenti possano contare sull’esperienza e sul pieno supporto delle forze sociali presenti all’interno del contesto aziendale e su tutto il territorio marchigiano".

"Ci auguriamo che la contrattazione diventi la norma nel nostro territorio, che ospita uno dei distretti calzaturieri più importanti in Europa e che vanta una grande professionalità e un know-how invidiabile. Come organizzazioni sindacali, continueremo a lavorare per il miglioramento dei salari e l’estensione dei diritti, perché il rilancio del distretto passa anche attraverso un cambio di paradigma; vogliamo che le fabbriche diventino luoghi accoglienti e sicuri, dove si faccia formazione e dove la persona possa realmente affermarsi all’interno del contesto sociale e di vita anche attraverso un adeguato riconoscimento economico", concludono i due sindacalisti.