È stato stipulato stamattina un contratto di solidarietà per i lavoratori di Silk sports car (ex Silk Faw) tra la Fiom Cgil di Reggio Emilia e la direzione aziendale. L’accordo riguarda tutti i dipendenti dell’azienda, in gran parte figure professionali elevate, che hanno deciso di restare all’interno del progetto di sviluppo della Hypercar S9.

Il ricorso agli ammortizzatori sociali era stato richiesto dalla Fiom nei giorni scorsi, dopo aver svolto alcune assemblee con i lavoratori, trovando la disponibilità a discuterne da parte dell’azienda. Il contratto prevede una riduzione di orario media massima dell’80%, come stabilito dalla normativa, per andare incontro alla riduzione di attività che l’azienda sta avendo, in conseguenza delle note vicende finanziarie che la riguardano. Inoltre, l’azienda integrerà quanto previsto dalla normativa con una quota a proprio carico, che coprirà buona parte della retribuzione dei lavoratori.

Il sindacato, avendo considerato che alcune figure professionali si erano recentemente dimesse, ha proposto e condiviso con l’azienda il diritto alla riassunzione alle medesime condizioni Lo scopo della direzione aziendale è superare questo momento di crisi, cercando di mantenere intatte le competenze che fin qui sono state aggregate intorno al progetto di Silk Faw.

“I lavoratori di Silk si sono rivolti alla Fiom per essere supportati al meglio in questo momento di difficoltà - dichiarano Simone Vecchi, segretario provinciale Fiom e Viola Malandra, funzionaria Fiom -; per questo, abbiamo proposto all’azienda un pacchetto di tutele per superare questa fase. Proposte che il management ha accolto quasi integralmente. Da parte dei lavoratori, c’è stata soddisfazione rispetto all’accordo ottenuto e tutti auspicano si risolvano presto i problemi esistenti e il progetto possa riprendere in tempi brevi”.

L’accordo prevede, infine, che tutte le ore lavorate, salvo eccezioni, potranno essere svolte in regime di smart working per andare incontro alle esigenze di molti lavoratori che si sono trasferiti da altre città presso il Comune di Reggio Emilia per poter partecipare al progetto di questa start up.