Micaela Cappellini, delegata Fp Cgil, lavora all'Ispettorato nazionale del lavoro a Firenze. Ogni giorno fa i conti con la questione dei controlli e soprattutto con la mancanza di organico. La spiega così: "Sono un'ispettrice del Lavoro dal 2016. Siamo drammaticamente sotto organico. Siamo circa 2.000, dopo gli ultimi concorsi la prima immissione non fa ben sperare, perché c'è il 55% di rinunce. In generale gli ispettori si ritrovano affaticati, proprio mentre le forme di sfruttamento sono sempre nuove, vedi i rider.  Siamo ad armi spuntate - prosegue - e dobbiamo anche tutelare la sicurezza, dal 2021 insieme all'Asl. Non avere risorse e non essere attrattivi, con i vincitori dei concorsi che non si presentano, pone delle domande. Se non ci sono organi di controllo e personale amministrativo a supporto, noi ispettori rimaniamo come uno scheletro esistente ma non funzionante".