Francesco Brigati, delegato Fiom che arriva dall'Ilva di Taranto: "Penso ci siano delle responsabilità in quanto è accaduto all'ex Ilva. Dopo il sequestro preventivo dell'impianto abbiamo chiesto di intervenire attraverso l'innovazione tecnologica, per superare l'idea che bisogna scegliere tra lavoro e salute. Noi non possiamo scegliere tra due diritti costituzionali, lavorare o morire di lavoro. Tutti i governi che si sono succeduti hanno responsabilità enormi. Oggi sembra di tornare indietro a prima della pandemia, si continua a parlare di carbone e gli interventi che servono subiranno un altro ritardo di due anni. Per salvaguardare l'acciaio bisogna attivare subito una transizione ecologica all'insegna della decarbonizzazione, per garantire il futuro produttivo con un'occupazione sana e buona".