Sciopero generale dei metalmeccanici della provincia di Teramo per la sicurezza sul lavoro. La protesta, indetta per venerdì 16 settembre da Fiom Cgil e Fim Cisl regionali, è scaturita dopo l’incidente accaduto lunedì 13 alla Metallurgica Abruzzese, in cui ha perso la vita Tonino Fanesi, operaio di 49 anni. In concomitanza con l’astensione dal lavoro, si terrà un flash mob in piazza dei Martiri (alle ore 10).

“Morire sul lavoro è inaccettabile. Ci stringiamo attorno alla famiglia, ai suoi cari e ai colleghi in questo momento di dolore e sgomento”, commenta la segretaria generale della Fiom Cgil di Teramo Natascia Innamorati: “Allo stesso tempo, però, è necessario unirci in un grido collettivo e agire tutti insieme affinché questo non accada ancora”.

L’incidente mortale sul lavoro è avvenuto nella sede della Metallurgica Abruzzese, azienda produttrice di reti metalliche (del gruppo emiliano Cavatorta), in località Marina di Mosciano. L'operaio è stato colpito violentemente alla testa da un macchinario (un avvolgitore di bobine) che stava riparando, rimessosi improvvisamente in moto. Tonino Fanesi, 49 anni, originario di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) e residente a Giulianova Alta (Teramo), lascia moglie e tre figli.

“Si muore sul lavoro come 50 anni fa”, prosegue Innamorati, per via “della scarsa cultura della prevenzione, dei pochi investimenti in sicurezza, soprattutto perché si antepone il profitto a ogni costo sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”. La Fiom chiede di fare “presto chiarezza sulle dinamiche del fatto che hanno provocato la morte di Tonino Fanesi, e che si faccia giustizia per lui, per i suoi cari e per tutti coloro che sono morti per portare il pane a casa”.