Due mesi di insostenibile silenzio da parte della Regione Campania, trascorsi invano senza costruire una prospettiva occupazionale per i Navigator e privando la collettività di una prestazione essenziale resa nei confronti delle fasce più fragili della popolazione dal punto di vista lavorativo. “Per i Navigator della Campania al danno si aggiunge anche la beffa, dal momento che non solo i loro contratti cesseranno il 31 luglio prossimo, ma in questi due mesi gli è stato di fatto impedito di svolgere la propria attività in virtù di una decisione unilaterale e contestabile della presidenza della Giunta regionale. Privandoli della loro fonte di reddito e creando una ulteriore discriminazione rispetto al resto d’Italia”. Lo affermano in una nota i segretari generali di Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uiltemp della Campania Luca Barilà, Antonella Pacilio e Denise Carbone

“Chiediamo l’immediato rispetto degli obblighi contrattuali assunti nei confronti di questi 220 lavoratori e lavoratrici – aggiungono i sindacalisti – e di poter individuare percorsi utili a valorizzare la loro professionalità. È inaccettabile che anche l’intervento della Prefettura di Napoli, che ringraziamo per il prezioso lavoro, sia caduto nel vuoto. Noi non ci fermeremo finché non sarà riconosciuta la giusta dignità a queste persone, che tuteleremo con ogni mezzo e in tutte le sedi opportune”, concludono le tre sigle sindacali.