Indetto uno sciopero di 8 ore per la giornata di domani (5 luglio) e altre manifestazioni con corteo per le strade della città
Dopo le giornate di sciopero della scorsa settimana e di oggi, continua la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della Imasaf di Cittadella, provincia di Padova, azienda fondata 60 anni fa e di proprietà della famiglia Sgarbossa, che produce marmitte per l’industria italiana ed estera dell’automotive.
Durante l’assemblea odierna è stata decisa la sospensione a tempo indeterminato di tutte le spedizioni finché l'azienda non pagherà i debiti nei confronti dei propri dipendenti. È stato, inoltre, indetto un ulteriore sciopero di 8 ore per la giornata di domani (5 luglio) e sono previste altre manifestazioni con corteo per le strade di Cittadella se la proprietà non si deciderà a riaprire la discussione con le rsu e i sindacati.
Dopo tre anni di sacrifici e dieci anni di tribolazioni da parte dei lavoratori e delle lavoratrici la proprietà ha deliberatamente scelto di non rispettare gli accordi sottoscritti nel 2019. La protesta continuerà anche nei prossimi giorni
Ricordiamo che l’azienda ha, infatti, comunicato unilateralmente di voler tagliare ulteriormente gli stipendi di oltre 400.000 euro l’anno e di avere raggiunto un ammanco nei versamenti dei fondi pensione di oltre un milione di euro. Dopo che i lavoratori hanno rinunciato per 3 anni alla loro tredicesima per il bene e il rilancio dell’azienda della famiglia Sgarbossa.
“La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della Imasaf è una lotta legittima e necessaria, non è possibile accettare tali comportamenti scorretti e certe prese di posizione senza senso tenute dalla famiglia Sgarbossa. Siamo pronti a lottare fino alla risoluzione positiva di questa vertenza.” Hanno dichiarato Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova e della Fiom di Rovigo, e Andrea Bonato, funzionario della Fim Cisl di Padova e Rovigo.