Dopo le giornate di sciopero della scorsa settimana e di oggi, continua la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della Imasaf di Cittadella, provincia di Padova, azienda fondata 60 anni fa e di proprietà della famiglia Sgarbossa, che produce marmitte per l’industria italiana ed estera dell’automotive.

Durante l’assemblea odierna è stata decisa la sospensione a tempo indeterminato di tutte le spedizioni finché l'azienda non pagherà i debiti nei confronti dei propri dipendenti. È stato, inoltre, indetto un ulteriore sciopero di 8 ore per la giornata di domani (5 luglio) e sono previste altre manifestazioni con corteo per le strade di Cittadella se la proprietà non si deciderà a riaprire la discussione con le rsu e i sindacati.

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Ricordiamo che l’azienda ha, infatti, comunicato unilateralmente di voler tagliare ulteriormente gli stipendi di oltre 400.000 euro l’anno e di avere raggiunto un ammanco nei versamenti dei fondi pensione di oltre un milione di euro. Dopo che i lavoratori hanno rinunciato per 3 anni alla loro tredicesima per il bene e il rilancio dell’azienda della famiglia Sgarbossa.

“La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della Imasaf è una lotta legittima e necessaria, non è possibile accettare tali comportamenti scorretti e certe prese di posizione senza senso tenute dalla famiglia Sgarbossa. Siamo pronti a lottare fino alla risoluzione positiva di questa vertenza.” Hanno dichiarato Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova e della Fiom di Rovigo, e Andrea Bonato, funzionario della Fim Cisl di Padova e Rovigo.