Giornata complicata, ieri, al terminal container di Gioia Tauro dove, nel giro di poche ore, si sono verificati tre incidenti di cui uno, avrebbe potuto avere gravi conseguenze. Un lavoratore della International Shipping Srl è caduto dal portellone di una nave da tre metri di altezza nel corso di un servizio di rizzaggio a bordo sulla portacontainer Msc Manya.  Per fortuna l'uomo se l'è cavata con due costole incrinate. Di minore entità gli altri due sinistri verificatisi sul piazzale. Un multitrailer, utilizzato per il trasporto dei contenitori all'interno dell'area portuale, ha urtato i portelloni di una nave. Mentre uno straddle carrier, il carrello a cavaliere, ha letteralmente schiacciato un cassonetto porta twist, adoperati per l'ancoraggio dei container. 

"La tensione dei lavoratori portuali è alle stelle”. Lo scrive la Filt Cgil Calabria in riferimento a quanto accaduto nell’area del porto di Gioia Tauro. “Sotto esame – scrive la federazione dei lavoratori dei trasporti – i turni di lavoro assegnati con minimi preavvisi, l’anomala e costante sequenza di servizi consecutivi e riposi sempre più risicati. A ciò si aggiunge il fatto che il personale utilizzato per le lavorazioni spesso si rivela numericamente non congruo all’intensità e all'impegno richiesti". 

La Filt Cgil e le rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza hanno chiesto la convocazione del comitato igiene e sicurezza presso l’Autorità di Sistema Portuale: "Bisogna intervenire subito – scrive il sindacato in una nota – per bloccare l’escalation di incidenti sul lavoro che incombono su tutto il territorio nazionale. Abbiamo sempre denunciato – prosegue il comunicato – come il lavoro portuale sia tra i più pesanti e pericolosi. Certo – sottolinea la Filt – il porto di Gioia Tauro è all’avanguardia sui processi di sicurezza, c’è un’attenzione massima da parte dei terminalisti e da parte delle organizzazioni sindacali, ma riteniamo indispensabile esaminare con attenzione quanto è successo, intervenire sui rischi correlati e interferenziali e ottenere certezze sui tempi di vita e di lavoro". 

"Per l’ennesima volta – scrive la Filt calabrese – lanciamo un appello alle istituzioni tutte. Una realtà come Gioia Tauro, in cui operano circa tremila lavoratori, deve avere un ospedale attrezzato con un pronto soccorso all’avanguardia e una traumatologia d’urgenza, fondamentali per salvare vite umane”.