"Respingiamo con forza le dichiarazioni dell’imprenditrice Elisabetta Franchi in occasione dell’intervista rilasciata al Foglio. In poche frasi oltraggia il valore delle conquiste dei movimenti femministi per la parità dei diritti nel lavoro e per un’equa redistribuzione dei carichi e delle responsabilità di cura. Riteniamo la maternità una scelta individuale delle donne, in una condizione di autodeterminazione, che la società tutta ha il dovere di tutelare e difendere. Come sindacato ci troviamo quotidianamente a denunciare le scarse opportunità offerte alle lavoratrici, le discriminazioni al rientro dalla maternità e le domande inappropriate all’atto dell’assunzione, il ricatto di un lavoro precario, che costringe tante ragazze a scelte diverse dalle loro libere aspirazioni". Così in una nota la Filctem Cgil Emilia-Romagna.

"La Filctem Cgil Emilia Romagna continuerà a combattere un pensiero retrogrado e paternalistico come quello espresso dall’imprenditrice, tutelando in ogni circostanza il diritto alla maternità consapevole, il diritto al lavoro senza differenziale retributivo, il diritto a uno stato sociale di qualità. In un Paese che si trova ad affrontare la natalità più bassa mai registrata, con grosse incertezze sul futuro, riteniamo inoltre che la condanna a tali espressioni retrograde, debba essere la più ferma e diffusa anche da parte istituzionale.

In questi due anni di Covid abbiamo registrato il più alto numero di dimissioni volontarie da parte di lavoratrici, costrette a rinunciare alla propria indipendenza economica tante volte per la difficoltà nel gestire i figli senza il supporto delle istituzioni pubbliche, altre volte in quanto per la condizione di maggiore vulnerabilità nel rapporto di lavoro, soggette a pressioni da parte degli imprenditori a cui era stato imposto un blocco dei licenziamenti. La segreteria della Filctem Cgil Emilia Romagna, insieme al suo Coordinamento per la parità tra i generi, confermano il proprio impegno nei luoghi di lavoro, e nella contrattazione, a diffondere un’idea di società in cui la scelta della maternità goda di tutele e supporti anche dalle istituzioni pubbliche; in cui il diritto al lavoro delle donne sia riconosciuto tanto quanto quello degli uomini".