Continua la protesta dei 48 lavoratori della Isolfin spa, iniziata il 9 aprile scorso, dopo che l'azienda che si occupa di verniciatura, lavaggio e carenaggio navi all'interno del Cantiere navale di Palermo ha comunicato l'intenzione di cedere il ramo d'azienda 'comparto tecnico del navale' alla Gap coating srl. 

Le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno proclamato per oggi, 22 aprile, quattro ore di sciopero alla fine di ogni turno e il blocco dello straordinario, che va avanti già da due settimane. Già venerdì scorso erano state effettuate due ore di sciopero, che ora sono raddoppiate a quattro. 

“Esprimiamo preoccupazione in quanto non condividiamo il percorso di cessione che vuole intraprendere Isolfin, giustificato da generiche esigenze organizzative e con la cessione a un'azienda di dimensioni societarie minori – dichiara il segretario generale Fiom Palermo, Francesco Foti -. Non ci sembra una modalità che offra adeguate garanzie per la salvaguardia di un futuro per questi lavoratori. Anche da Fincantieri, come stazione appaltante, ci aspettiamo garanzie a tutela dei lavoratori. Il 26 aprile attendiamo l'incontro in call conference che riguarderà anche le altre sedi italiane dove Isolfin è presente”. 

Nei giorni scorsi, il sindacato aveva inoltrato una richiesta d'incontro in Prefettura per affrontare la vicenda, congiuntamente a Isolfin e a Fincantieri. Ma ancora non è giunta nessuna risposta. Tra le richieste anche la conclusione dell'iter per il riassorbimento alla Isolfin degli ultimi sette lavoratori delle cooperative Picchettini Spavesana. Per le tute blu della Cgil, "è importante che anche questi lavoratori, come i loro compagni, siano ricollocati all'interno delle attività produttive di Fincantieri”.