"Non essendoci un’intesa con le rispettive ditte riguardo l’assorbimento dei 150 operai ex Sicem, prendiamo atto con rammarico di dover assolutamente dare un segnale forte. Pertanto esortiamo tutto l’indotto ad aderire allo sciopero a oltranza, al fine di ristabilire l’equilibrio occupazionale". A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Messina, relativamente alla vertenza delle aziende dell'indotto della Raffineria di Milazzo (Ram) che sono subentrate alla Sicem nella manutenzione dei serbatoi e della manutenzione meccanica.

"A distanza di tre mesi dal loro licenziamento, ai 150 operai ex Sicem non è stata indicata alcuna certa prospettiva sul rientro in impianto, in aperta violazione di quanto previsto dagli Accordi d’area in materia di tutela dei livelli occupazionali", proseguono le tre organizzazioni sindacali: "La gravità di questa vicenda non riguarda solo la precarietà della condizione dei lavoratori ex Sicem, ma anche il principio che, malgrado le schermaglie, la Ram vuole affermare, ovvero che è finito il diritto alla piena occupazione per i lavoratori degli appalti. Questa vertenza è l’emblema di un progetto di una profonda ristrutturazione dell’indotto, e di quello metalmeccanico".