“Gli arresti di oggi relativi alle vicende che hanno interessato il Comune di Ruoti e non solo, allargandosi all’imprenditorialità lucana e alle funzioni di chi opera nelle pubbliche amministrazioni, attesta come ormai il malaffare sia entrato nella gestione della cosa pubblica in Basilicata, infettata anche dalle modalità di appalto e sub appalto delle multinazionali e non solo”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.

“È da tempo che nel settore della componentistica nell’indotto di Melfi – continua Summa- vige un sistema di appalti e sub appalti che droga i costi e condiziona i livelli occupazionali, determinando uno sfruttamento dei lavoratori che vedono peggiorare le loro condizioni, come testimoniato dalla nostre continue denunce sindacali.

La mafia – precisa il segretario della Cgil lucana - non è solo spaccio, estorsione o riciclaggio, ma è anche il controllo della gestione amministrativa e degli appalti, che in Basilicata invade settori importanti e strategici, che fanno acquolina a molti: petrolio, rifiuti, energia.

Fiduciosi nel lavoro della magistratura – conclude Summa - non possiamo non sottolineare come, in vicende come questa, sia di vitale importanza il coraggio di chi denuncia e resiste”.