Questa mattina a Padova la Fiom e Adl hanno organizzato una conferenza stampa per parlare della situazione dei lavoratori coinvolti nella vertenza Grafica Veneta. La vicenda parte dalla denuncia delle condizioni di gravissimo sfruttamento di alcuni dipendenti di origine straniera della BM Service che gestiva, in appalto per Grafica Veneta, il magazzino dell'azienda di Trebaseleghe. 

Il sindacato ha voluto chiarire la sua posizione rispetto alla richiesta di patteggiamento di Giorgio Bertan e Giampaolo Pinton, rispettivamente amministratore delegato e responsabile della sicurezza di Grafica Veneta, accolta dal Tribunale di Padova. Inaccettabili, per le organizzazioni di rappresentanza, le dichiarazioni di Fabio Franceschi in merito alla tanto sbandierata innocenza dei suoi dipendenti e le sue frasi contro i lavoratori pachistani che fino a luglio hanno lavorato nello stabilimento. Al patteggiamento si è arrivati attraverso l’ammissione dei reati ascritti ai due dipendenti di Grafica Veneta. La pena di 6 mesi di reclusione è stata commutata in una pena pecuniaria di 46 mila euro, "una pena ridicola - è il giudizio di Fiom e Adl - per i reati a loro ascritti. Bertan e Pinton hanno, cioè, riconosciuto le loro colpe in base ai fatti contestati, solo per avere uno sconto sulla pena e per mantenere il casellario giudiziario pulito. Ed è questo il punto fondamentale della questione che, invece, sta passando sotto silenzio".

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