"Lo sai qual è il problema? Che tu sei un negro, siete di una razza di merda e rimarrete sempre schiavi nella vita. Tu rimarrai schiavo a vita, devi fare solo il negro nella vita". Sono queste le parole che si è sentito rivolgere un cittadino originario della Costa d'Avorio di 34 anni, che lavorava a Napoli come meccanico, elettrauto e gommista, dal suo ex datore di lavoro. Il motivo? Aveva chiesto un contratto regolare e uno stipendio dignitoso dopo aver lavorato per molto tempo 12 ore al giorno per una paga di 15 euro.

"Se ti acchiappo finisci in ospedale", la conclusione del messaggio vocale. Le carte adesso sono in mano a un avvocato, resta l'amarezza per un Paese in cui il razzismo e la violenza sono ancora così diffusi.

“Esprimiamo la nostra indignazione, qualora vengano confermati i fatti - commenta la Cgil Napoli e Campania -. Quindici euro al giorno per oltre 12 ore di lavoro sono cifre da sfruttamento. Le frasi pronunciate dal datore di lavoro sono da Medioevo e sicuramente non rispecchiano la nostra cultura dell’accoglienza e dell’inclusione che ha sempre distinto la città di Napoli. Siamo a disposizione del lavoratore e di tutti coloro che subiscono comportamenti discriminatori ed episodi di sfruttamento sui luoghi di lavoro”.