È tutto pronto per domani, quando un pezzo d’Italia si riverserà in Piazza San Giovanni a Roma, al grido #maipiufascismi. Pullman e treni sono prenotati, decine di migliaia di persone alle prime luci dell’alba, qualcuno pure a notte fonda, partiranno, insieme a migliaia e migliaia di persone che si stanno organizzando con i propri mezzi, alla volta di Roma.

Dalle sedi regionali dei sindacati confederali arrivano, uno dopo l’altro, i comunicati che raccontano la partecipazione.

Dalla Liguria sono oltre 1500 le donne e gli uomini, lavoratori, pensionati, dirigenti del sindacato, ad aver prenotato il viaggio. “Questi attacchi, culminati nell’ignobile irruzione nella sede della Cgil nazionale di domenica scorsa, sono un’aggressione al mondo del lavoro e a quell’idea di democrazia che incarna da sempre il sindacato confederale - dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Liguria, Fulvia Veirana, Luca Maestripieri, Mario Ghini -. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste, neonaziste ed eversive che ancora oggi soffiano sul fuoco del disagio sociale, vengano messe al bando e sciolte per legge. È nostro impegno tenere alti i principi e i valori della nostra Costituzione, come hanno fatto le nostre madri e i nostri padri costituenti, come hanno fatto coloro i quali ci hanno preceduto nella nostra missione sindacale. Ci mobilitiamo per tenere fede alla nostra missione: sostenere il mondo del lavoro e i cittadini in un momento di grande difficoltà per tutti”.

Due treni speciali da Torino, 15 pullman dalle altre province del Piemonte porteranno a Roma 2.000 cittadini per partecipare alla manifestazione indetta da Cgil Cisl Uil.

Tutti i territori e le Camere del Lavoro della regione si sono impegnate in questa settimana per consentire la più ampia partecipazione alla mobilitazione nazionale che si terrà in Piazza San Giovanni, alle ore 14.00, per ribadire con forza ‘Mai più fascismi: per il lavoro, la partecipazione, la democrazia’.

Tanti anche i partecipanti della Cgil Valle D’Aosta. Arriveranno con il treno, partenza da Torino. Da Aosta la Cgil ha predisposto dei pulmini per portarli alla stazione del capoluogo piemontese.

Dal Veneto partiranno all’alba e arriveranno a Roma in 5mila, per la democrazia e per la giustizia sociale.

“È la reazione, unitaria – ha detto Christian Ferrari, segretario generale della Cgil Veneto - all'assalto alla sede nazionale della Cgil guidato dalle organizzazioni neofasciste una settimana fa. Un attentato non solo al più importante sindacato italiano, ma all'intero sistema democratico; un attacco senza precedenti nella storia repubblicana.

Non si è trattato di un crimine estemporaneo, ma dell'apice di un'escalation che - proprio qui in Veneto - aveva preso di mira la Cgil, con le minacce e le intimidazioni che avevano colpito le Camere del Lavoro di Padova, di Verona, di Venezia e la stessa sede regionale. Ancor prima, durante la pandemia, erano state prese di mira le donne del sindacato, con incursioni violente in diversi webinar organizzati sui temi civili e sociali che ci stanno da sempre a cuore. È quindi naturale che la partecipazione dal nostro territorio sia così massiccia. Il messaggio che lanceremo sarà semplice e chiaro: le organizzazioni che si rifanno all'ideologia fascista e nazista vanno sciolte, perché incompatibili con la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, e perché non hanno diritto di cittadinanza in un paese civile. Farlo però non basta, vanno recisi anche i rapporti che ancora legano questi soggetti e movimenti a partiti istituzionali, che siedono in Parlamento e che non possono, nel 2021, coltivare ambiguità sull'antifascismo. Anche su questo aspetto il Veneto ha le sue problematicità, visto che alcuni esponenti di quel mondo siedono addirittura nei consigli comunali di importanti città e, non di rado, fanno anche parte delle maggioranze che le guidano. È il momento di dire basta. Non scenderemo in piazza solo per questo. La manifestazione di Roma si pone anche l'obiettivo di rimettere al centro del dibattito pubblico la giustizia sociale, senza la quale la destra eversiva troverà sempre benzina sufficiente ad appiccare il fuoco. Abbiamo ricevuto tanti attestati di solidarietà da parte di cittadini, associazioni e Istituzioni, da quelle locali alla Presidenza della Repubblica.

Non possiamo che esprimere gratitudine a tutte e a tutti. La solidarietà, però, non può limitarsi alla condanna delle aggressioni che subiamo, il sindacato va anche ascoltato, soprattutto quando si assumono decisioni che incidono sulla carne viva delle persone che rappresenta. La politica, a cominciare dal governo, deve dare risposte urgenti sui temi cruciali per il futuro della nostra società: lavoro, pensioni, welfare, giustizia fiscale. E deve farlo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori e non contro di loro. È questa la risposta migliore a chi pensa di approfittare della crisi sanitaria ed economica per mettere in discussione la nostra democrazia". 

Saranno in 2mila dalla Campania, tra lavoratori, cittadini, studenti, associazioni, pensionati che domani parteciperanno alla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil Mai Più Fascismi in piazza San Giovanni. In tutto sono 58 i bus organizzati dalle Camere del Lavoro territoriali della regione: 30 da Napoli, 12 da Salerno, 9 da Caserta, 4 da Benevento e 3 da Avellino. “Da tutta la Campania – fa sapere in una nota la Cgil regionale – c’è stata una grande mobilitazione accompagnata da tanta solidarietà dopo l’attacco squadrista del 9 ottobre alla sede nazionale della Cgil. Saremo in tanti domani a manifestare contro ogni forma di fascismo e per chiedere con forza al Governo di sciogliere tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo”.

In 1.500 domani a Roma dalla Sicilia "per la democrazia, i diritti, il lavoro. Dopo l’assalto fascista alla sede nazionale della Cgil, il mondo del lavoro e le confederazioni unitariamente si mobilitano a difesa delle libertà e dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione dopo l’epoca buia del fascismo".

Anche dal Trentino è tutto pronto. Così il post sulla pagina Facebook della Cgil del territorio:

Questo il post sulla pagina Facebook della Cgil Puglia che annuncia la partecipazione alla manifestazione:

Dall’Emilia-Romagna adesione oltre le aspettative. Più di 10 mila persone partiranno verso la Capitale. Attivati 110 pullman e due treni speciali. Presente anche la Regione con il suo Gonfalone.

Numeri che dimostrano come sia fortissimo il bisogno della società civile emiliano-romagnola - che si riconosce nei valori dell’antifascismo e della Costituzione italiana – di difendere la nostra democrazia, messa sotto attacco dall’ignobile assalto di sabato scorso con la devastazione della sede nazionale della Cgil. Un’organizzazione a tempo record, iniziata già domenica scorsa. Ma nonostante i pochi giorni a disposizione, grazie all’entusiasmo di tantissime iscritte e tantissimi iscritti di Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna è stato possibile mettere in campo 110 pullman da Piacenza a Rimini e due treni speciali in partenza da Reggio Emilia e da Parma. A questi vanno aggiunti i cittadini e le cittadine che si sposteranno individualmente da tutta la regione con altre linee ferroviarie e con mezzi privati, oltre a quelli predisposti dalle realtà politiche e associative che hanno aderito alla manifestazione di sabato.

“L’attacco fascista alla Cgil rappresenta non solo una ferita al movimento dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche uno sfregio profondo alla democrazia e ai valori della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza al nazifascismo. Non ci intimidiranno, non riusciranno a spaventarci. Continueremo ad essere presidio di democrazia e partecipazione, come dimostrerà la grande manifestazione di sabato”, sottolinea il segretario della Cgil Emilia-Romagna Luigi Giove.

Anche l’Umbria sarà presente in forze, con un numero molto importante di partecipanti. Sono infatti già 25 i pullman riempiti da Cgil, Cisl e Uil che partiranno da tutti i territori della regione, mentre molte altre persone si sposteranno in treno e con mezzi propri. 

Dalla Sardegna annunciati 450 partecipanti che arriveranno in nave da Olbia e aerei da Cagliari e Alghero.

“Purtroppo abbiamo subìto le storiche difficoltà nei collegamenti fra la nostra Isola e il resto del Paese, acuite questa volta persino dalla scadenza della continuità territoriale e dall’attuale carenza di traghetti - ha detto il segretario Cgil Sardegna Samuele Piddiu -. L’unica nave dal porto di Cagliari non avrebbe consentito la partecipazione nel pomeriggio perché riparte da Civitavecchia troppo presto, perciò si è scelto di optare per il traghetto da Olbia. Abbiamo prenotato tutti i posti disponibili e tanti compagni e compagne provenienti da tutti i territori, pur di essere presenti a Roma passeranno la notte di venerdì e il rientro sabato in poltrona, senza cabina”. Un altro pezzo di delegazione raggiungerà Roma in aereo nei pochi voli da Cagliari, Alghero e Olbia, del tutto insufficienti a soddisfare la grande richiesta di partecipazione che è arrivata alle Camere del Lavoro. “A questo proposito - ha detto il segretario regionale Samuele Piddiu -ci tengo a ringraziare in modo particolare tutti i delegati e lavoratori che purtroppo non riusciranno a partire, porteremo a Roma anche la vostra testimonianza di solidarietà e manifesteremo con determinazione, forti del vostro sostegno, in difesa della democrazia e contro il fascismo”.

Anche dalla Calabria sarà alta la partecipazione. nel post pubblicato dalla Cgil regionale tutti i contatti per organizzarsi:

Dalla Lombardia altissima l’adesione alla manifestazione. Prenotati due treni speciali e oltre 70 pullman. Saranno circa 5000 le persone in piazza a Roma, alla manifestazione nazionale “Mai più fascismi”. In molti viaggeranno anche con mezzi propri.

La Cgil Milano scrive su Facebook: "Saremo a Roma con treni e pullman in partenza da Milano e seguiremo in diretta audio la manifestazione nazionale dal presidio che si terrà dalle 14:00 alle 16:30 sul piazzale della Camera del Lavoro a Milano", e annuncia:

Domani a Roma arriveranno anche migliaia di cittadini dalla Toscana, di cui almeno 5mila in pullman (oltre cento), treni o auto con l’organizzazione del sindacato. Per partecipare, contattare le sedi più vicine di Cgil, Cisl e Uil.

Per Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, “L’assalto alla sede nazionale della Cgil è stato un atto squadrista e fascista, una offesa alla nostra democrazia. Da lì in poi, solo in Toscana, abbiamo assistito a sedi Spi Cgil vandalizzate a Piombino, minacce con proiettili a un sindacalista Cisl, ieri una svastica ‘disegnata’ con delle sedie a Collodi vicino a un cippo che ricorda i caduti della Resistenza. Il sindacato è nel mirino, abbiamo ricevuto grande solidarietà dopo l’assalto alla nostra sede ma vogliamo mettere un argine contro ogni fascismo, sabato a Roma: ci rivolgiamo agli iscritti ma chiunque può prenotare e aggiungersi a noi. E chiediamo con forza che vengano messe fuori legge le organizzazioni che si rifanno al fascismo. In piazza sabato porteremo anche le questioni del lavoro e del disagio sociale che ci preoccupano molto e sulle quali sempre il Governo deve dare delle risposte, dalle pensioni agli ammortizzatori sociali, dalla riforma fiscale ai salari fino alla transizione ecologica”.

Anche dal Molise ci si prepara a partire. Sul comunicato della Cgil regionale si legge: "Sono già pronti diversi pullman per raggiungere sabato la capitale. Gli autobus partiranno da : Campobasso ore 9.00 Terminal via San Giovanni. Termoli ore 8.30 Piazza Donatori di sangue. Isernia ore 10.00 Hotel Europa. Per info e prenotazioni rivolgersi presso le nostre sedi".

A Roma, intanto, la Cgil capitolina questa mattina ha srotolato sulla facciata della sede uno striscione che recita l'impegno antifascista del sindacato.