Fp Cgil e Fedro della Regione Sardegna hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti regionali. A motivare la protesta, il contratto dei lavoratori scaduto il 31 dicembre 2018 e il confronto sul rinnovo per il triennio 2019-2020 ancora non cominciato, nonostante le risorse siano già state stanziate. I sindacati si riservano di promuovere uno sciopero regionale e si rivolgono al presidente Solinas e all'assessora Satta affinché venga superata la situazione di stallo generata anche in seguito al passaggio dei forestali al contratto collettivo dei lavoratori della Regione (Ccrl).

“Si è perso troppo tempo - dicono la segretaria regionale Fp Cgil Roberta Gessa e il segretario Fedro Sardegna Antonello Troffa - con argomenti non necessari o addirittura dannosi e in deroga a norme nazionali e regionali”. Fp Cgil e Fedro sottolineano il grave e ingiustificato ritardo da parte del Coran, anche perché ha ormai concluso le trattative per il passaggio dei lavoratori di Forestas che lo avevano impegnato nei primi mesi del 2021.

A questo proposito i sindacati sottolineano anche che “le risorse per il rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021 sono state stanziate prima del transito dei lavoratori di Forestas, ed è quindi chiaro che l'aumento medio di circa 100 euro, previsto per il perimetro precedente, dovrà essere garantito a tutto il personale in attesa di recuperare il potere d'acquisto perso da anni”.

E ancora: visto che le risorse per il vecchio comparto c'erano già, appare “evidente che il ritardo è dovuto al mancato finanziamento delle somme utili per il rinnovo contrattuale di tutto il personale a cui si applica il Ccrl”. Da qui la richiesta che le risorse mancati siano stanziate nella legge Omnibus: “Non è accettabile che i dipendenti del Comparto Regione storico debbano pagare scelte politiche non accompagnate dalle dovute coperture finanziarie”.