La società Funivie di Savona ha annunciato di voler avviare dal 1° ottobre la procedura di liquidazione. La conseguenza è il licenziamento collettivo dei suoi 70 dipendenti. Immediata la reazione di lavoratori e sindacati: giovedì 9 settembre è previsto un presidio davanti alla Prefettura cittadina in occasione di un incontro cui sarà presente anche la Regione Liguria. (ANSA).

 “È necessario che la politica intervenga immediatamente in modo attivo, rinunciando ai continui annunci che non hanno portato in due anni a nessuna novità. Bisogna dare continuità all'azienda e prolungare gli ammortizzatori sociali”, commentano Filt Cgil e Fit Cisl territoriali. L'impianto, che da 100 anni porta il carbone che arriva in porto a Savona ai depositi di San Giuseppe di Cairo, scavalcando l'Appennino, è fermo dal 24 novembre 2019, giorno in cui una frana causata dal maltempo aveva danneggiato due piloni dell'infrastruttura.

Per quanto riguarda la ricostruzione dell'impianto, nonostante la nomina del commissario straordinario Riva (che scadrà il 30 settembre prossimo), l'azienda ha comunicato di non aver avuto ancora alcun contatto con lo stesso. “Per questo fatto, le procedure di esproprio propedeutiche alla vertenza sono ferme al punto in cui erano prima dell'estate”, concludono Filt e Fit: “Ciò comporta l'impossibilita di stipulare il contratto con la ditta incaricata per il ripristino degli impianti. Chiediamo all'ingegner Riva di firmare entro la scadenza del mandato questi due atti importantissimi”.