Come le misure del Pnrr impatteranno sullo sviluppo e l’occupazione nel Sud e nella Calabria ne discuteranno i Segretari generali di Cgil Cisl Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri a Siderno oggi, 26 luglio. Occorre capire come verranno allocate le diverse risorse pubbliche e come attuare un adeguato piano per l’occupazione. Per fare ciò il ruolo della politica locale, regionale, delle amministrazioni locali del mezzogiorno deve essere adeguato alle sfide. Occorre oggi aprire un dibattito pubblico sui destini della Calabria in un contesto nazionale dove si faranno scelte irreversibili sugli investimenti, sullo sviluppo, a partire dal fare chiarezza sul Pnrr.

Abbiamo cercato nei mesi scorsi di dare un modesto contributo per avviare un dibattito pubblico con un documento unitario sui diversi temi che affliggono la nostra regione, lo abbiamo inviato alle Istituzioni, alle forze politiche, alla deputazione parlamentare e regionale, alla giunta regionale, per cercare di aprire con umiltà un confronto sulle riforme che servono alla Calabria, su piani di sviluppo, sulle Zes, sul Pnrr, sulla sanità, sul precariato, sul lavoro. La giunta regionale che sta rimodulando milioni di euro di spesa pubblica è una sommatoria di individualismi, che invece di proiettare misure concrete per lo sviluppo, attraverso un piano per lo sviluppo di qualità e di lavoro vero, continua la strada della parcellizzazione della spesa, dei piccoli interventi a pioggia, alimentando la precarietà del lavoro e dello stato di bisogno.

Alla Calabria non serve un nuovo esercito di precari, su questo bisogna essere chiari, ma occorre sbloccare i concorsi nelle amministrazioni pubbliche in tutti i settori (sanità, enti locali, giustizia, scuola) con clausole specifiche che prevedano il riconoscimento del lavoro precario svolto. Serve un piano del lavoro che parta dalla gestione e dalla manutenzione del territorio, delle aree interne, individuando una strategia di gestione con un ufficio unico del piano (Calabria Verde, protezione civile, Consorzi, Parchi, università).

Serve un piano nazionale con politiche industriali per fare investire in tecnologie le partecipate pubbliche nelle aree del mezzogiorno e delle Zez e rilanciare i retroporti a partire da Gioia Tauro, con riallocazioni di aziende e filiere produttive delocalizzate. Serve un grande processo di formazione, conversione e riqualificazione del lavoro. Serve una battaglia senza confini contro ogni forma di sfruttamento del lavoro povero, precario, grigio, che in Calabria viene retribuito al di sotto delle soglie del reddito di cittadinanza.

Servono protocolli di tracciabilità della spesa pubblica contro le infiltrazioni criminali e per la legalità. Servono riforme vere, per fare diventare la Calabria una regione normale. Su questi temi serve aprire un confronto, un dibattito pubblico, con le parti sociali, le associazioni, occorre un pensiero ed un impegno collettivo. Questa sera a Siderno, con i nostri segretari nazionali proveremo a mettere in campo le proposte per la ripresa del Paese e del Sud.

Angelo Sposato è il segretario Cgil Calabria